Pittura, scultura, architettura, arti decorative, design, fotografia, storia del paesaggio, costume e moda, in una parola la materia che compone la storia e l’attualità dell’Italia e di cui si riconosce universalmente l’eccellenza. Sono i temi di Brevissime, Lezioni di storia delle arti, la nuova iniziativa della casa editrice Centro Di focalizzata sulla divulgazione di argomenti che riguardano le arti. Lo scopo principale è quello di divulgare la conoscenza di argomenti legati alle arti a un pubblico di non addetti ai lavori, ovvero di veicolare contenuti di alto livello adottando un linguaggio accessibile, anche in forma di racconto: un modo di diffondere la conoscenza esterno al mondo strettamente accademico e istituzionale specializzato nella formazione, ma a esso collegato.
Per gli ideatori, l’obiettivo delle lezioni è creare un palinsesto che sviluppi una sorta di ecosistema della “comunicazione di cultura” teso a tradurre il lessico prettamente scientifico in un linguaggio accattivante, veloce e brillante e al contempo autorevole per un pubblico trasversale, ‘affamato’ di conoscenza ma spesso, da questo lato, trascurato in favore di una comunicazione troppo superficiale o, viceversa, troppo specialistica. Brevissime abbraccerà un ampio spettro di argomenti, con focus su artisti, movimenti, materiali, monumenti e altro: storia dell’arte antica, moderna, contemporanea, architettura, paesaggio e botanica, arti decorative e design, storia del costume e moda. Per ognuno degli argomenti saranno invitati professori, autori, esperti del settore di chiara fama, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, con una particolare propensione alla divulgazione brillante. La lingua principale delle lezioni sarà l’italiano; nel caso di una lezione con un docente straniero, è prevista una traduzione simultanea.
Le lezioni saranno divise in due principali cicli che avranno luogo tra fine settembre e i primi di giugno. Fatta eccezione per il ciclo inaugurale, le lezioni avverranno in presenza due volte al mese, perlopiù il venerdì. Avranno una durata di 45 minuti, con orario dalle 18.45 alle 19.30.
Il primo ciclo, organizzato in collaborazione con Crossmedia Group, si terrà tra il 31 marzo e il 20 maggio 2022 alle 18.45 e avrà come relatori Andrea G. De Marchi e Luca Scarlini.
Questo il programma: Storia dell’arte / Arte: spirito o corpo? ,dal 31 marzo al 14 aprile 2022. Sono previsti tre incontri con il relatore Andrea G. De Marchi.
Giovedì 31 marzo: Arte: spirito senza corpo Si riassumerà brevemente la prospettiva idealizzante, dal pensiero platonico all’idealismo ottocentesco. Così anche circa gli sforzi di riabilitare le opere: da brute cose meccaniche a testi ricchi di contenuti immateriali. Questo processo ha indotto prima gli artisti e poi gli studiosi a ritagliarsi un ruolo puramente intellettuale, estraneo alla fisicità. In questa prospettiva certi artisti del Rinascimento ebbero atteggiamenti comparabili a quelli di protagonisti internazionali dell’arte contemporanea. Mentre la materia gioca un ruolo di primo piano anche con i caratteri più intimi delle opere. La questione verrà esemplificata attraverso casi di autori famosi: dai Primitivi italiani a maestri di epoche successive come Annibale Carracci.
Giovedì 7 aprile: I colori dell’Antico e la loro censura. La seconda sessione sarà dedicata alle ragioni per cui i vivaci colori dell’antichità romana hanno trovato poco spazio nelle varie rievocazioni organizzate attorno all’epoca-modello di tutto l’Occidente. Il fenomeno, che riguarda in primo luogo il Rinascimento e Firenze, riaffiora in diversi revival successivi. Esso induce a porci domande sull’esistenza di meccanismi largamente condivisi per indicare e immaginare la colorazione del passato. Un punto di vista molto stimolante è offerto dai marmi colorati, fatti arrivare nella capitale dell’Impero romano da luoghi lontani, con immane sforzo economico e logistico. Essi documentano bene una fetta della ricca colorazione di quell’antichità. Riconoscere i loro riflessi in pittura, scultura e architettura, dal Medioevo in poi, porta a risultati del tutto nuovi riguardo a quelle discipline.
Giovedì 14 aprile: Arte e denaro Una terza sessione illustrerà come la dinamica fra proiezioni idealistiche e opere in carne e ossa abbia influenzato la disciplina storica, a partire dal controverso rapporto fra arte e denaro, da lungo tempo soggetto a contraddizioni, scandalismi e diffusa ipocrisia. Tutta la storia dell’arte è attraversata da questa relazione censurata o artificiosamente ingentilita da aneddoti di storia antica e moderna. La condanna è passata dagli artisti, accusati di venalità, ai conoscitori. I quali, a partire dall’Inghilterra del primo dopoguerra, hanno subito una sorda condanna, connessa al rapporto col denaro, che ha portato a una progressiva estinzione di quella figura di esperto. È la tappa di un percorso dissociativo che ha condotto a una specie di divorzio della storia dell’arte dalle opere vere e proprie.
Dal 29 aprile al 20 maggio 2022, Luca Scarlini negli incontri su Gli Sconfitti. Storie di artisti toscani fuori dal canone, narra destini paradossali, vicende di grandezza in vita e scomparsa in morte, sullo sfondo di una Toscana che talvolta in luoghi meno battuti rivela sorprese mirabili.
Il primo è venerdì 29 aprile: Bartolomeo della Gatta (1448-1502). La devozione fu il suo territorio, la sua scelta, il suo modo di vita. Nella Firenze laurenziana, strepitosa macchina per la ricreazione del mito, il pittore-frate fu rapido nella scelta di luoghi di soggiorno appartati dalla capitale medicea: nel Casentino, dove dipingeva opere squisite e mirabili, che narravano di una esistenza ritirata e vocata al misticismo.
Venerdì 6 maggio: Plautilla Nelli (1524-1588). Suora e pittrice, nei conventi intorno a Prato portò avanti in pitture devote, composte da lei e dalle sue consorelle e allieve, una ricerca di spiritualità che si confrontava con la proibita eredità di Savonarola. Una eredità a lungo celata che solo di recente è stata riscoperta in tutta la sua seduzione.
Infine, venerdì 20 maggio: Francesco Mochi (1580-1654). Scultore sommo del Seicento, venne schiacciato da Bernini nella creazione della strepitosa immagine di Roma barocca. Operò sotto l’insegna dei Farnese a Orvieto, in specie nelle meravigliose sculture del duomo, e a Piacenza, dove le sue statue equestri ebbero a determinare l’immagine della città. Una vita d’ombra tra talento e fughe. Il 2° ciclo dedicato alla storia dell’arte si svolgerà tra il 30 settembre e il 9 dicembre 2022.
Titoli, date e luogo delle lezioni saranno comunicati entro l’estate 2022 sul sito www.centrodi.it.
Le lezioni si terranno presso la Cattedrale dell’Immagine, chiesa di Santo Stefano al Ponte, piazza di Santo Stefano 5, Firenze. biglietto intero: 13 € biglietto studenti: 5 € sono previsti abbonamenti per le singole serie prenotazioni: edizioni@centrodi.it / info@cattedraledellimmagine.it info e acquisto biglietti: www.centrodi.it
Brevissime: a Firenze lezioni di storia delle arti a cura della casa editrice Centro Di |