Sta circolando in queste ore la bozza del nuovo decreto Covid, quello delle riaperture del 26 aprile, e che darà il via libera agli spettacoli di cinema e teatri a partire da questa data. Gli spettacoli riapriranno però soltanto nella zona gialla: il pubblico, da quanto si legge nella bozza, potrà tornare nei teatri, nelle sale concerto, nelle sale cinematografiche, nei live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto in cui si svolgano, appunto, spettacoli.
Le regole sono stringenti: gli spettacoli, si legge nella bozza, sono “svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale”. Cambia la capienza: consentito il massimo del 50% della capienza massima autorizzata, con un massimo di 1.000 spettatori per gli spettacoli all’aperto e 500 al chiuso, per ogni singola sala (prima erano invece 400 e 200). Le stesse regole si applicano anche agli eventi sportivi di interesse nazionale (anche se con capienza massima al 25%). Rimarranno sospesi spettacoli e attività che non potranno assicurare le condizioni di sicurezza.
Rimane però il problema del coprifuoco alle 22, che dovrebbe esser mantenuto in vigore addirittura fino al 31 luglio, anche se la speranza è che venga rimosso molto prima in ragione del miglioramento della situazione epidemiologica e del prosieguo della campagna vaccinale. Tuttavia, almeno nelle prime settimane, sarà un limite importante per le attività che lavorano di sera (a teatro ci si reca tipicamente poco prima delle 22 e in diversi cinema l’ultimo spettacolo spesso si colloca al di là di quest’orario): gli operatori sono dunque in attesa di capire come si dovranno comportare esercenti e pubblico in relazione al rispetto di questa regola.
Bozza decreto Covid, ecco come riaprono cinema e teatri. Ma c'è il problema coprifuoco |