Anche il ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli, si è fatto sentire dopo l’incidente che si è verificato domenica a Venezia, quando una grande nave da crociera, la Msc Opera, ha urtato un battello turistico causando quattro feriti lievi e riaccendendo (forse come mai era accaduto prima) il dibattito attorno alla presenza delle grandi navi nel bacino di San Marco.
L’incidente, ha detto Bonisoli, “è l ‘ennesima conferma che le grandi navi non devono più passare per la Giudecca. Ed è per questo che il Mibac, alcuni mesi fa, ha posto il vincolo su tre canali di Venezia, e sta lavorando alacremente al tavolo interministeriale per il blocco delle grandi navi in laguna, insieme con il Mit e al ministero dell’Ambiente. Oltre alla tutela della città patrimonio Unesco, bisogna salvaguardare l’ambiente e l’incolumità di cittadini e turisti”.
E in effetti, anche il ministro dei trasporti Danilo Toninelli e quello dell’ambiente Sergio Costa sono d’accordo sul fermare il passaggio delle grandi navi attraverso il canale della Giudecca. Bonisoli ha poi rilanciato su Twitter soprattutto dopo le polemiche delle ultime ore: “oggi tutti stanno dicendo che non vogliono che le grandi navi passino per il canale della Giudecca. Anche quelli che hanno fatto ricorso al Tar contro il vincolo del Mibac a tutela di Venezia. Per coerenza, gli stessi ora ritirino il ricorso. Basta ipocrisia, sì azioni concrete”.
Nella foto dei Vigili del Fuoco di Venezia, un momento dell’incidente del 2 giugno.
Incidente di Venezia, il ministro Bonisoli: “via le grandi navi dal centro di Venezia” |