La personalità artistica più influente del 2020? Per Art Review, è Black Lives Matter


La rivista Art Review ha pubblicato la consueta classifica delle 100 personalità più influenti nel mondo dell'arte: a suo avviso, quest'anno la personalità più influente è... il movimento Black Lives Matter.

Una novità che sta già facendo molto discutere, quella che la rivista d’arte statunitense Art Review ha introdotto nella sua Power 100, la classifica che, ogni anno, il magazine pubblica sul suo sito web e che include quelle che, a suo avviso, sono le cento personalità più influenti nel mondo dell’arte. La novità consiste nel fatto che, per la prima volta, il posto più alto in classifica non è occupato da un artista, da un critico o da un movimento artistico, ma da un movimento di attivisti, ovvero Black Lives Matter, passato quest’anno agli onori delle cronache internazionali per aver scatenato le proteste in seguito all’omicidio di George Floyd.

Per Art Review, Black Lives Matter è la personalità artistica più influente dell’anno: del resto, è un dato di fatto che moltissimi musei, in tutto il mondo, abbiano colto il messaggio lanciato dal movimento per aggiornare le proprie politiche espositive (e in alcuni casi anche quelle di acquisizione), che diverse manifestazioni artistiche abbiano dato molto spazio alla cultura black, e che tutti abbiano parlato, bene o male, di quanto stava accadendo negli Stati Uniti sulla scorta delle proteste di BLM (che peraltro è una new entry nella Power 100 di Art Review). Non è la prima volta che un movimento di attivisti entra in classifica: era già successo per #MeToo, presente anche nella graduatoria del 2020, addirittura al quarto posto (dal 21° del 2019).

La seconda piazza è invece occupata dal collettivo ruangrupa, gruppo di artisti indonesiani (per loro una scalata di otto posti rispetto al 10° del 2019) a cui è stata affidata la curatela della prossima edizione di Documenta, e la cui arte affronta, anche nel loro caso, tematiche come il colonialismo, il capitalismo, il patriarcato. Colonialismo che, in qualche modo, occupa dunque tutto il podio, dal momento che al terzo posto figurano i due accademici Felwine Sarr e Bénédicte Savoy, autori di un influente report sull’arte africana conservata nelle collezioni dei musei francesi, e che sta avendo notevoli conseguenze sulle politiche di repatriation (ovvero di restituzione) ai paesi extra-europei degli oggetti ritenuti di provenienza illecita. Il primo artista “singolo” che si trova in classifica è Arthur Jafa, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 2019, autore del capolavoro Love is the message, the message is death, e anche lui alfiere della black culture: è al sesto posto (dal 34° del 2020).

Il primo personaggio non direttamente coinvolto in questioni di urgente attualità è, al settimo posto, il direttore del MoMA di New York, Glenn D. Lowry (per quanto comunque si possa dire che il nuovo allestimento del museo americano sia stato pensato anch’esso per sottolineare alcune delle problematiche della società odierna). L’Italia, invece, è lontana dalle prime posizioni. La prima italiana che s’incontra in classifica è la collezionista Miuccia Prada, al 35° posto (in discesa: era all’11° nel 2019), seguita al 48° dalla curatrice Cecilia Alemani (48^, new entry), dalla collezionista Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (68^, in discesa dalla 55^ del 2019), dalla curatrice Lucia Pietroiusti (78^, nel 2019 era 92^), dal curatore anglo-italiano Alessio Antoniolli (87°, new entry) e dai fondatori di Galleria Continua, Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo (al 93° posto, guadagnano una posizione rispetto al 2019). Scompaiono dalla classifica due degli italiani presenti nel 2019: Massimiliano Gioni e Massimo De Carlo.

È una classifica che risponde veramente alla realtà? Si tratta ovviamente di un punto di vista, di una rivista americana che valuta la scena mondiale attraverso il filtro statunitense, ma può comunque fornire alcune indicazioni e si tratta di uno strumento su cui molti addetti ai lavori ogni anno discutono.

La personalità artistica più influente del 2020? Per Art Review, è Black Lives Matter
La personalità artistica più influente del 2020? Per Art Review, è Black Lives Matter


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE





MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte