La guerra in Ucraina entra alla Biennale di Venezia. Mercoledì mattina, ai Giardini, durante la prima giornata del pre-opening, l’artista russo Vadim Zakharov, che rappresentò il suo paese alla Biennale del 2013, si è recato con un cartello davanti al Padiglione della Russia (quest’anno chiuso per il ritiro di artisti e curatori) per protestare contro il conflitto e contro il suo paese. È stato però bloccato dai servizi di sicurezza: gli sono stati concessi alcuni minuti per poter rilasciare interviste ai giornalisti che si trovavano al momento in zona, e poi, dopo è stato allontanato.
“Io, l’artista Vadim Zakharov”, si leggeva nel cartello che ha srotolato davanti all’edificio chiuso, “ho rappresentato il Padiglione della Russia nel 2013 con il progetto ’Danaë’. Protesto contro la propaganda della Russia e contro l’invasione russa che ha portato alla guerra in Ucraina. L’assassinio di donne, bambini e del popolo ucraino è una disgrazia per la Russia. Sono qui in piedi di fronte al padiglione russo contro la guerra e contro i legami culturali del governo russo”. Zakharov è rimasto silenzioso per il momento in cui è riuscito a mostrare il suo cartello. Quando è stato raggiunto dai servizi di sicurezza, il manifesto è stato rimosso.
Zakharov aveva espresso la sua posizione sul conflitto in Ucraina già lo scorso 6 aprile con un lungo comunicato pubblicato sui suoi canali social, in russo e in tedesco. “Io, l’artista Vadim Zakharov”, ha dichiarato due settimane fa, “proibisco con la presente l’esposizione delle mie opere d’arte conservate in musei e collezioni d’arte russe, in Russia. Oggi ognuno deve decidere da solo come comportarsi in merito alla guerra in Ucraina, iniziata nel 2014 e giunta al suo sanguinoso culmine nel 2022”. La propaganda, spiega l’artista, “si è diffusa tra di noi come un virus, ha infestato le nostre cellule in attesa di cadere su terreno fertile. Ecco cosa ha creato la propaganda di Putin. La guerra ha creato dentro di noi un terribile mostro che trasforma a tradimento e sovverte ogni significato. Il modo in cui rispondere dipende da ogni individuo. Come ho fatto 45 anni fa, sto dalla parte della libertà, e in questo caso, significa stare dalla parte dell’Ucraina”.
Biennale, l'artista russo Zakharov protesta contro la guerra in Ucraina. Allontanato |