La Biennale di Venezia è intervenuta oggi sul ritiro del curatore e degli artisti che avrebbero dovuto dar vita al Padiglione della Russia all’edizione 2022 della grande mostra. “La Biennale di Venezia ha appreso la decisione del curatore e degli artisti del Padiglione della Federazione Russa i quali, rassegnando le dimissioni, annullano di fatto la partecipazione alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte”, si legge in una nota. “La Biennale esprime piena solidarietà per questo atto coraggioso e nobile e condivide le motivazioni che hanno portato a questa scelta, che drammaticamente raffigura la tragedia in cui si trova l’intera popolazione dell’Ucraina. La Biennale resta il luogo di incontro fra i popoli attraverso le arti e la cultura e condanna chi impedisce con la violenza il dialogo nel segno della pace”.
La decisione del curatore, il lituano Raimundas Malašauskas, e degli artisti, i russi Alexandra Sukhareva e Kirill Savchenkov, è giunta ieri pomeriggio: le dimissioni del curatore e il ritiro degli artisti sono giunti come segno di protesta nei confronti dell’invasione russa in Ucraina, dal momento che, ha spiegato Sukhareva, “non c’è posto per l’arte quando civili muoiono sotto il fuoco dei missili”.
La Biennale di Venezia sul ritiro dei russi: “atto coraggioso e nobile” |