Il Gabinetto Viesseux compie duecento anni: è nato infatti il 25 gennaio 1820 per volere del commerciante ginevrino colto e intraprendente Giovan Pietro Viesseux, suo fondatore, nel Palazzo Buondelmonti a Firenze. Suo obiettivo era di creare nella Firenze cosmopolita dell’epoca un luogo dedicato alla lettura, dove trovare periodici italiani e pubblicazione d’oltre mare e d’oltre monte, tradotte per favorirne la diffusione.
Qui si sono incontrati i più grandi letterati di tutto il mondo, da Leopardi a Manzoni, a Stendhal, a Gide e Dostoevskij: un centro di ricerca e di studio diretto dallo stesso Viesseux e successivamente da Eugenio Montale, Alessandro Bonsanti, Enzo Siciliano.
L’istituzione possiede un archivio di fondi con opere autografe, lettere e documenti di Pier Paolo Pasolini, Federigo Tozzi, Alberto Savinio, Giuseppe Ungaretti, Giorgio Caproni, Vasco Pratolini. Il Gabinetto Vieusseux custodisce oggi nelle sue sedi principali (Palazzo Strozzi e Palazzo Corsini Suarez) 600.000 volumi e 160 fondi archivistici, oltre 750.000 documenti e 2.900 opere d’arte, tra dipinti, disegni, sculture: un patrimonio che si arricchisce costantemente di carte e libri di rara qualità. Ed è presieduto da Alba Donati e diretto da Gloria Manghetti.
Il MiBACT ha accolto l’istanza per istituire il Comitato Nazionale per il Bicentenario del Gabinetto Viesseux, presieduto da Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini-Nuova Antologia Firenze.
In occasione dei duecento anni dell’istituzione si prevede un ricco programma di incontri, conferenze e appuntamenti aperti al pubblico e gratuiti: a partire dal 25 gennaio 2020 si inaugurerà la mostra Il Vieusseux dei Vieusseux. Libri e lettori tra Otto e Novecento. 1820 – 1923 presso Palazzo Corsini Suarez, a cura di Laura Desideri.
Nel corso del 2020 si approfondiranno #10Parole del nostro tempo, emblematiche della storia del Gabinetto, si pubblicheranno carteggi inediti, come quello intercorso per trent’anni tra Alessandro Bonsanti e Carlo Emilio Gadda, si discuterà di autori centrali dell’Otto e Novecento, come Friedrich Hölderlin ed Ezra Pound, mentre scrittori e scrittrici, tra cui Antonio Scurati e Claudia Durastanti racconteranno i classici contemporanei. Inoltre si realizzerà un Archivio delle scrittrici del nuovo millennio, che metterà a disposizione libri e materiali ceduti dalle maggiori scrittrici italiane contemporanee.
Gli incontri si svolgeranno nell’arco di due anni a Firenze e indagheranno la storia di un’istituzione che fa del suo archivio e delle sue competenze un’occasione di nuove proposte per il presente e per il futuro.
“Essere qui oggi a festeggiare i 200 anni del Gabinetto Vieusseux ci rende particolarmente orgogliosi, avendo avuto l’onore di raccogliere un’eredità preziosa, frutto dell’ambizioso progetto di un testimone esemplare delle inquietudini del Risorgimento e delle potenzialità di una dimensione europea sempre presente nella sua riflessione, Giovan Pietro Vieusseux. Lo straordinario patrimonio di idee, di manoscritti, di libri e riviste sedimentatosi in due secoli costituisce il cuore dell’Istituto e a noi spetta il compito di rendere accessibile una memoria insostituibile, anello di congiunzione tra passato e presente” dichiara Gloria Manghetti, direttrice del Gabinetto Vieusseux.
“È una fortuna presiedere, proprio nella celebrazione dei 200 anni, il Gabinetto Vieusseux. Perché è un momento di svolta, storica e antropologica, un momento ricco di idee e al contempo di perdita di certezze millenarie. E noi siamo qui a testimoniare che la cultura, per prima, deve impegnarsi in un lavoro di rielaborazione del passato e di tessitura del futuro. Essere un punto di riferimento per la scuola e i più giovani, coinvolgere scrittrici e scrittori di oggi, sull’oggi, mi pare un modo coerente di proseguire ciò che 200 anni fa fece Giovan Pietro Vieusseux” aggiunge Alba Donati, presidente del Gabinetto Vieusseux.
Per info: www.viesseux.it
Nell’immagine, Palazzo Buondelmonti, prima sede del Gabinetto Viesseux
Il Gabinetto Viesseux festeggia il suo bicentenario |