Un raro reperto archeologico proveniente da Pompei, una piccola lastra di marmo che raffigura il terremoto del 62 d.C., evento descritto da Seneca che provocò diversi danni nelle città vesuviane (Pompei, Ercolano e Stabia), è stato ritrovato in un luogo... impensabile: la casa di una famiglia di Tongeren, cittadina di 30mila abitanti delle Fiandre (Belgio), non lontana dal confine coi Paesi Bassi e dalla città di Maastricht.
Il reperto è riemerso dopo che la famiglia proprietaria della casa ha messo in vendita l’immobile. Il figlio del proprietario, Geert Detemmerman, ha raccontato al sito locale VRT News che, stando ai suoi ricordi, il pezzo di marmo venne venduto a suo padre durante una vacanza in Italia negli anni Settanta: Geert era ancora un bambino ma ricorda che un uomo si avvicinò a suo padre con il pezzo di marmo e, per una cifra definita “considerevole”, gli propose di acquistarlo come souvenir. Il padre accettò e portò con sé l’oggetto in Belgio, senza sospettare la provenienza illecita del pezzo, che venne poi murato in una delle pareti della casa. E lì è rimasto per una cinquantina d’anni, senza che nessuno gli prestasse più attenzione. Poi, la necessità di trasferire il signor Detemmerman, oggi 85enne, in un’altra abitazione, ha portato il figlio a verificare se l’opera in marmo avesse un qualche valore.
Si è dunque messo in contatto con il Museo Gallo-Romano di Tongeren, uno dei musei archeologici più importanti del paese, e l’istituto ha inviato due membri a dare un’occhiata a quello che aveva in casa. Gli esperti si sono resi conto che l’oggetto ha quasi duemila anni e proviene da Pompei, da dove è stato esportato illegalmente, tant’è che in Italia gli archeologi lo stavano cercando. “Abbiamo un po’ di informazioni su come l’oggetto sia stato rubato in quel momento”, ha detto Bart Demarsin, esperto del Museo Gallo-Romano. “Corrisponde da vicino al pezzo originale che riconosciamo dalle foto”. La lastra, come detto, raffigura una scena del terremoto di Pompei del 62 d.C., e corrisponde, ha fatto sapere Demarsin “a un pezzo simile, anch’esso raffigurante edifici crollati durante quel terremoto”. I pezzi provenivano originariamente dalla casa di un ricco banchiere romano nel centro di Pompei. Entrambi i pezzi furono rimossi dalla residenza e rimasero esposti nel sito per molto tempo. Oggi il primo pezzo è ancora esposto all’Antiquarium di Pompei, l’altro è stato rubato negli anni Settanta ed è proprio quello ritrovato in Belgio.
Dopo il ritrovamento, la polizia belga si è presentata a casa Detemmerman per le indagini dovute, e in seguito è stato informato anche il direttore del Parco Archeologico di Pompei. Una delegazione del parco dovrebbe recarsi in Belgio per confermare che si tratti dell’originale lastra di marmo. Dopodiché il reperto dovrebbe tornare a Pompei. La famiglia Detemmerman spera adesso in una compensazione finanziaria per aver conservato l’opera, ha fatto sapere sempre a VRT News. “La polizia”, ha detto Geert Detemmerman, “ci ha detto che forse potremo ottenere un risarcimento, perché dopotutto l’opera è rimasta appesa qui per 50 anni senza che le accadesse nulla”.
L’opera effettivamente è schedata nel database dei beni illecitamente sottratti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri: l’immagine corrisponde a quella del bene che si trovava in casa Detemmerman. Ci si augura dunque un rapido ritorno in Italia.
Belgio, mettono casa in vendita e ci trovano rara lastra di marmo rubata a Pompei 50 anni fa |