È terminato il restauro delle otto pareti interne del Battistero di Firenze, iniziato nel 2017 e interrotto varie volte a causa della pandemia da Covid-19. Il Battistero rimarrà tuttavia chiuso al pubblico da oggi fino al prossimo 18 dicembre 2022 per realizzare, in sicurezza, uno speciale cantiere che consentirà il restauro dei circa 1.200 metri quadrati di mosaici della cupola.
Si tratta di un cantiere, il cui costo sarà interamente sostenuto dall’Opera di Santa Maria del Fiore, e che in futuro permetterà anche ai visitatori di vedere da vicino questo capolavoro.
I mosaici della cupola del Battistero furono iniziati, secondo la data iscritta nella scarsella, nel 1225. Con ogni probabilità furono realizzati ricorrendo a mosaicisti venuti da fuori e a fornaci già attive altrove, specializzate nella preparazione dei vetri policromi per le tessere musive.
Ben presto i pittori e gli artefici fiorentini seppero conquistare piena autonomia, e a fine secolo gli oltre mille metri quadrati della cupola erano stati ricoperti della veste musiva, che ai lati della grandiosa scena del Giudizio finale narra su quattro registri le Storie della Genesi, di Giuseppe ebreo, di Cristo e del Battista. Più generazioni di artisti, tra cui Cimabue stesso, si succedettero sui ponteggi per creare una spettacolare antologia dell’arte, pittorica e musiva insieme, del Duecento fiorentino, della quale fa parte anche la volta della scarsella, i cui mosaici furono realizzati mentre ancora si lavorava a quelli della cupola.
Nell’immagine, il Battistero di Firenze dopo il restauro delle pareti interne. Foto di Fabio Muzzi. Su gentile concessione di Santa Maria del Fiore.
Il Battistero di Firenze resterà chiuso fino a metà dicembre per il restauro dei mosaici della cupola |