Basta concerti al Circo Massimo? Si discute dopo il concerto di Travis Scott


Si discute a Roma dopo il concerto di Travis Scott al Circo Massimo e ciò che ha provocato (tragedia sfiorata per la ressa dopo che qualcuno ha spruzzato spray al peperoncino, e le vibrazioni per decibel oltre la soglia): la direttrice del Parco del Colosseo ha detto che non darà più parere positivo.

Stop ai concerti di musica rock e rap al Circo Massimo? È questo l’argomento che tiene banco a Roma dopo il concerto del rapper americano Travis Scott che lunedì 7 agosto si è esibito davanti a una folla di 60mila persone al Circo Massimo. Con alcuni risvolti che però poco hanno a che fare con la musica: da un lato, la tragedia sfiorata a causa della calca che si è formata dopo che qualcuno ha spruzzato spray al peperoncino in mezzo agli spettatori (non è la prima volta che accade a un concerto di Travis Scott, ma nel 2021 andò peggio: a Houston, all’Astroworld Festival, nella calca si registrarono otto vittime). Dall’altro, l’impianto audio che ha provocato vibrazioni molto forti, tanto che sui social molti si domandavano se a Roma ci fossero state scosse di terremoto. Niente sisma, per fortuna: solo gli amplificatori di Travis Scott regolati oltre il dovuto.

E proprio per questi motivi si parla adesso di impedire nuovi concerti al Circo Massimo. La direttrice del Parco Archeologico del Colosseo (da cui dipende il Circo Massimo), Alfonsina Russo, raggiunta da AdnKronos, ha parlato chiaro: il Circo Massimo è un monumento, va rispettato, ci sono questioni che riguardano sia l’incolumità delle persone sia quella del sito, quindi basta concerti.

“Visto quello che è successo, anche in relazione alla pubblica incolumità e alla conservazione e tutela del patrimonio archeologico, noi daremo parere negativo a questo tipo di eventi”, ha detto. “Personalmente ritengo che il Circo Massimo sia un monumento e in quanto tale debba essere rispettato e debba ospitare solo ed esclusivamente concerti di un certo tipo, come l’opera, il balletto. Spettacoli di musica ma non concerti rock che a mio avviso devono essere trasferiti negli spazi preposti ossia negli stadi”.

La richiesta di concedere lo spazio per il concerto, afferma la direttrice, “è arrivata all’inizio di agosto ed è stato fatto il tavolo tecnico. Noi avevamo delle riserve su questo tipo di evento e abbiamo dato una serie di prescrizioni visto che Roma Capitale si era già impegnata”. Si tratta delle norme che prevedono di “non superare il limite dei decibel prescritto dalla normativa e il fatto di non incitare il pubblico in piedi a saltare, cosa che era successa a Milano e che aveva provocato una serie di problematiche. Queste prescrizioni non sono state rispettate per cui abbiamo mandato una nota a Roma Capitale di richiesta di riscontro urgente per capire come mai non lo siano state”.

Sull’argomento intervengono anche i sottosegretari Vittorio Sgarbi e Lucia Borgonzoni, che rispetto a Russo si dichiarano più possibilisti. “Non sono contrario, in linea di massima, a organizzare grandi concerti di massa, anche in luoghi come il Circo Massimo”, ha detto Sgarbi. “Occorre pretendere e avere certezze sulle modalità con cui questi concerti vengono organizzati, a cominciare dalle garanzie sulla sicurezza per il sito e per gli spettatori. Non sono per la repressione, ma per una regolarizzazione, con una commissione esperta che valuti preventivamente i piani presentati e risponda poi delle sue decisioni. E, in caso di omissioni da parte degli organizzatori, che siano previste multe salatissime. In sintesi, sì ai concerti ma con piani preventivi, controlli severi sulla sicurezza e sanzioni adeguate per chi non rispetta le regole fissate”.

Linea simile anche per Lucia Borgonzoni. “È inaccettabile quanto successo ieri sera al Circo Massimo perché è stata messa a rischio la salvaguardia dei monumenti e l’incolumità delle persone. Scriverò una lettera al Comune perché i grandi eventi in aree di interesse culturale rispettino le prescrizioni e le regole emanate dagli istituti del Ministero della Cultura”.

Immagine: il Circo Massimo. Foto: Wikimedia/Rabax63

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