Georg Baselitz dona un suo importante disegno alle Gallerie dell'Accademia di Venezia


L’artista tedesco Georg Baselitz ha donato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia un suo importante disegno. 

Il celebre artista tedesco Georg Baselitz (Kamenz, 1938) ha donato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia un suo disegno: si tratta dell’opera grafica Senza titolo - studio da Francesco Pianta, esposta per la prima volta nel 2019 in occasione della grande retrospettiva dedicata a Baselitz allestita nella prestigiosa sede museale veneziana e curata da Kosme de Barañano. La donazione testimonia il forte legame dell’artista con le Gallerie e con Venezia.

Oltre che arricchire la collezione di disegni novecenteschi del museo, questa nuova acquisizione rappresenta la volontà di dare vita a un fondo di opere d’arte contemporanea, creando nelle Gallerie un dialogo tra le opere di artisti contemporanei e la collezione permanente. Il disegno di Baselitz entrerà a far parte del Gabinetto di Disegni e Stampe delle Gallerie dell’Accademia, che conta 2697 disegni antichi e 1040 stampe: tra questi, il ben noto nucleo di lavori di Leonardo da Vinci e capolavori di Raffaello, Michelangelo, Dürer, Tintoretto, Piazzetta, Canaletto e di molti altri artisti.

L’opera è stata realizzata dall’artista nel 1965 a Firenze, nel corso del suo primo soggiorno in Italia di sei mesi presso Villa Romana. Proprio in quel periodo sono nati i primi studi per la fondamentale serie degli Helden (Gli Eroi) ma, prima di dare una significativa svolta al suo stile, Baselitz aveva realizzato disegni che ancora riflettevano i modi delle opere dei primi anni Sessanta, create sotto l’influsso di Antonin Artaud e nel periodo dei Manifesti Pandemonici (Pandämonische Manifeste).

Il foglio appartiene alla serie realizzata d’après gli intagli lignei eseguiti da Francesco Pianta per la Sala Capitolare della Scuola Grande di San Rocco a Venezia tra il 1657 e il 1676. Baselitz non visitò la città lagunare e non vide gli originali di Pianta, ma creò i suoi disegni sulla scorta del volume di Enrico Lacchin (Di Francesco Pianta junior. Bizzarro e capriccioso scultore in legno del barocco veneziano e dei suoi “geroglifici" nella Scuola di San Rocco, Venezia, Libreria Emiliana Editrice, 1930), scovato a Firenze da un antiquario e ancora oggi presente nella sua biblioteca.

I disegni che Baselitz realizzò a partire da Pianta nel 1965 sono libere reinterpretazioni: “Baselitz visualizzava le immagini di Pianta e le trasformava in ritmo. Andò oltre la semplice copia o parafrasi, trasfigurandole in melodiche e spesso astratte curve di inchiostro che evocano quelle mute figure intagliate, nonostante non conservino più alcuna somiglianza con queste” ha scritto Kosme de Barañano. 

“La scelta di aprire le porte delle Gallerie al contemporaneo e lasciarne traccia attraverso uno specifico fondo” ha dichiarato il direttore Giulio Manieri Elia "dedicato in particolare agli artisti che sono stati e che verranno ospitati dalla nostra Istituzione, si ricollega alle origini del Museo: quando furono fondate circa due secoli fa le Gallerie, animate dallo straordinario dinamismo culturale di Leopoldo Cicognara e Antonio Canova, già miravano a valorizzare la produzione artistica coeva accanto ai capolavori antichi”.

Georg Baselitz dona un suo importante disegno alle Gallerie dell'Accademia di Venezia
Georg Baselitz dona un suo importante disegno alle Gallerie dell'Accademia di Venezia


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