Il Bambino migrante, il murale realizzato da Banksy su una parete nelle vicinanze di Campo San Pantalon nel Sestiere Dorsoduro a Venezia, nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019, sarà restaurato e messo in sicurezza. L’iniziativa sarà resa possibile grazie a un intervento del Sottosegretario Vittorio Sgarbi che ha individuato un’importante banca che si farà carico delle spese.
Il murale è una delle due sole opere presenti in Italia dello street artist la cui vera identità resta ancora sconosciuta. L’opera si sta deteriorando per l’umidità, l’acqua alta e la salsedine, ma poiché il murale ha meno di settant’anni e l’autore è vivente, la Soprintendenza non può agire. “A segnalarmi la fragilità del murales”, spiega Sgarbi, “sono stati il Sindaco di Venezia e il presidente della Regione Veneto. Mi sono attivato subito e ho ottenuto la disponibilità di una fondazione bancaria che coprirà le spese. Non ci interessa se l’opera abbia o no più di settant’anni, né se l’autore sia vivo e neppure se ci dia il consenso al restauro, dal momento che, tra l’altro, il murales è stato realizzato ’illegalmente’. Mi assumo io la responsabilità dell’intervento avendo la delega sull’arte contemporanea, ed è mio compito tutelarla”.
Il Sottosegretario ha già contattato la proprietà del Palazzo, rappresentata dall’avvocato Jacopo Molina. Sgarbi ha anche impartito una direttiva perché la Soprintendenza vigili comunque sui lavori dato che il palazzo è un bene vincolato.
I dettagli saranno illustrati mercoledì 4 ottobre al Ministero della Cultura nell’ambito di una conferenza stampa.
Venezia, il Bambino migrante di Banksy sarà restaurato e messo in sicurezza. Una banca finanzierà i lavori |