Salire sull’iconica torre simbolo di Parigi dal 17 giugno potrebbe essere molto più caro. Ieri infatti la municipalità parigina ha deliberato un aumento del 20% dei prezzi del biglietto per salire sulla Torre Eiffel. Entro sabato la ratifica della decisione. I prezzi di accesso alla sommità con utilizzo dell’ascensore aumenteranno da 29,40 euro attuali a 35,30 euro per gli adulti, da 14,70 a 17,70 euro per i 12-24enni e da 7,40 a 8,90 euro per i bambini dai 4 agli 11 anni, i disabili e il loro accompagnatore.
Anche salire fino al secondo piano aumenterà, pur salendo con le scale, da 11,80 a 14,20 euro per un adulto, da 5,90 a 7,10 euro per un giovane e da 3 a 3,60 euro per un bambino (gratuito per i bambini sotto i 4 anni e per i titolari del ‘reddito di solidarietà attiva’, il reddito di cittadinanza francese). Per avere un paragone pensiamo che il Louvre a gennaio ha aumentato il biglietto da 17 a 22 euro.
Il rischio di questi rincari per salire fino ai 309 metri di altezza con vista panoramica sulla città degli innamorati era già stato paventato dai lavoratori della società che gestisce gli accessi alla Torre che nel febbraio scorso fecero sciopero per sei giorni denunciando il buco di bilancio dell’azienda (al 99% del Comune di Parigi), la Sete. La critica dei sindacati era a un modello troppo ambizioso e insostenibile con la sopravvalutazione degli introiti da bigliettazione basati sull’obbiettivo di 7,4 milioni di turisti in un anno. Livello di affluenza mai registrato nei suoi 135 anni di apertura al pubblico.
Dopo un calo del numero di visitatori a 1,5 milioni nel 2020, il simbolo di Parigi e della Francia è tornato nel 2023 a un’affluenza paragonabile al 2019, vicina ai 6 milioni di visitatori ma i costi di manutenzione sono aumentati e i mancati introiti del periodo pandemico hanno pesato sui conti: “Nel periodo dal 2020 al 2022, la Sete (la società di gestione del monumento) ha registrato una perdita operativa di circa 113 milioni di euro”, scrive l’amministrazione comunale in un comunicato. A queste mancate entrate, si sono aggiunti i costi per i lavori di ristrutturazione, legati principalmente alla campagna di verniciatura in corso, complicata dal ritrovamento di tracce di piombo. Un cifra stimata dal Comune in 136 milioni di euro.
I lavoratori chiedono conto della manutenzione alla società e quindi al comune di Parigi, messo sotto attacco anche per la gestione finanziaria e per gli obbiettivi prefissati. La Sete infatti è molto indebitata: “Con il Covid abbiamo perso 130 milioni di entrate perché siamo rimasti chiusi quasi un anno, poi ci sono i lavori per il piombo, che sono lievitati a 120 milioni di euro. Morale della favola: ci ritroviamo con un indebitamento che non era assolutamente previsto e che arriva ai cento milioni”, spiega Stéphane Dieu riportata da Il Messaggero.
La trattativa sul rinnovo del contratto di delega di servizio pubblico fino al 2030 è importante anche per i visitatori che vorranno salire dal momento che stabilirà i costi dei biglietti (che naturalmente aumenteranno): nel 2023 sono saliti in ben 6,3 milioni di turisti, in aumento rispetto al 2019 pre-Covid.
Immagine: la Tour Eiffel. Foto: Anthony Delanoix
Aumenta il biglietto della Tour Eiffel. Un salasso visitare il simbolo di Parigi |
L'autore di questo articolo: Andrea Laratta
Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.