Un’attivista di Palestine Action ha distrutto un ritratto di Lord Balfour realizzato nel 1914 da Philip Alexius de László e conservato al Trinity College, Università di Cambridge: l’ha prima spruzzato con vernice rossa e poi ha tagliato la tela in maniera irreparabile. Primo ministro del Regno Unito dal 1902 al 1905, scrisse nel 1917 da Segretario di Stato per gli Affari Esteri la famosa Dichiarazione Balfour, considerata un momento cruciale nella storia del conflitto tra palestinesi e israeliani.
In un comunicato di Palestine Action si legge che l’attivista “ha spruzzato l’opera d’arte con vernice rossa, a simboleggiare lo spargimento di sangue del popolo palestinese da quando è stata emanata la Dichiarazione Balfour nel 1917”. “Arthur Balfour, allora ministro degli Esteri del Regno Unito, rilasciò una dichiarazione”, prosegue, “in cui prometteva di costruire ’un focolare nazionale per il popolo ebraico’ in Palestina, dove la maggioranza della popolazione indigena non era ebrea. Ha ceduto la patria palestinese, una terra che non poteva essere ceduta”.
Il comunicato continua affermando che “dopo la Dichiarazione, fino al 1948, gli inglesi bruciarono i villaggi indigeni per preparare la strada; a ciò si sono aggiunte uccisioni arbitrarie, arresti, torture, violenze sessuali compreso lo stupro contro donne e uomini, l’uso di scudi umani e l’introduzione della demolizione di case come punizione collettiva per reprimere la resistenza palestinese. Gli inglesi stavano dando inizio alla pulizia etnica della Palestina, realizzando l’obiettivo sionista di costruire la loro ”casa“ sopra quelle che erano comunità, città, villaggi, fattorie e terre ancestrali palestinesi, ricchi di patrimonio, cultura e antica storia archeologica”.
“Il sostegno della Gran Bretagna alla continua colonizzazione della Palestina non ha vacillato dal 1917”, conclude. "Elbit Systems, il più grande fornitore di armi di Israele, che utilizza i palestinesi prigionieri a Gaza come laboratorio umano per sviluppare le loro armi, usa la Gran Bretagna come avamposto produttivo. Il produttore di armi israeliano costruisce armi nelle fabbriche di tutto il paese e lavora a stretto contatto con il governo britannico. Palestine Action promette di continuare la sua campagna diretta fino alla chiusura di Elbit e alla fine della complicità britannica con la colonizzazione della Palestina".
Attivista pro-Palestina distrugge il ritratto di Lord Balfour al Trinity College |