Nell’ultimo giorno di Arte Fiera i galleristi si sono fatti protagonisti di una “fischiante” protesta contro la decisione del governo di non ridurre l’IVA sulle opere d’arte in Italia. Con fischietti in bocca precedentemente distribuiti, gli espositori hanno fatto sentire forte nei padiglioni fieristici il proprio disappunto contro un mancato provvedimento che avrebbe adeguato le aliquote IVA sulle opere d’arte agli standard europei. Una protesta (di cui è possibile vedere il video sui social di ITALICS Art and Landscape, rete che riunisce oltre settanta gallerie italiane d’arte contemporanea, moderna e antica nata nel 2020 per raccontare il territorio italiano attraverso la voce dei galleristi) per “il mancato abbassamento dell’IVA e per non lasciar morire il sistema culturale italiano”.
La protesta arriva nelle ore successive a un precedente comunicato con cui lo stesso ITALICS ha voluto esprimere “profondo stupore e grande apprensione per le recenti decisioni del governo in materia di IVA del mercato dell’arte, presenti nel Decreto Cultura approvato ieri dalla Camera dei deputati”.
“Le 74 gallerie di ITALICS”, si legge nella nota, “esprimono stupore e apprensione per il futuro della cultura e creatività italiana in seguito all’approvazione del Decreto Cultura alla Camera dei Deputati senza l’annunciata riduzione dell’IVA”. Il comunicato prosegue affermando che “ignorando l’opportunità offerta dalla direttiva (UE) 2022/542, il Governo italiano - in controtendenza rispetto a paesi limitrofi e nostri più prossimi competitori che hanno importanti tradizioni culturali e che l’hanno immediatamente colta, come Francia e Germania - ha deciso di voltare le spalle al mercato dell’arte italiano, dimostrando indifferenza per il suo valore economico e, cosa ancora più grave, per il suo valore culturale, di fatto decretandone la condanna a morte e causando un danno incalcolabile in termini di sostegno agli artisti e alla rilevanza culturale del nostro Paese sulla scena globale. Molti attori dell’industria culturale stanno già chiudendo o, per i pochi a cui è possibile, delocalizzando. Ci appelliamo al Governo”, conclude, “perché riveda immediatamente le Sue posizioni in materia, che arrecano fin d’ora un danno economico e culturale al nostro Paese, culla indiscussa della cultura mondiale”.
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Arte Fiera, i galleristi protestano con fischietti contro il governo per mancata riduzione IVA su opere d'arte |