La 43esima sessione del comitato del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, in riunione fino al 10 luglio a Baku, in Azerbaigian, ha decretato l’ingresso delle architetture di Frank Lloyd Wright nell’elenco dei siti del Patrimonio Mondiale stesso. Sono otto, in particolare, gli edifici del grande architetto americano Frank Lloyd Wright (Richland Center, 1867 - Phoenix, 1959) che arricchiranno il Patrimonio Mondiale: sono il Guggenheim di New York, la Casa sulla Cascata (Fallingwater) di Mill Run in Pennsylvania, lo Unity Temple di Oak Park in Illinois, la Robie House di Chicago, il complesso di Taliesin a Spring Green in Wisconsin, la Hollyhock House di Los Angeles, il complesso di Taliesin West a Scottsdale in Arizona e la Herbert and Catherine Jacobs House a Madison, nel Wisconsin.
“Ognuno di questi edifici”, si legge nella motivazione, “offre soluzioni innovative alle necessità del vivere, del culto religioso, del lavoro o del tempo libero. Il lavoro di Wright ha avuto un forte impatto sullo sviluppo dell’architettura moderna in Europa”. Le più importanti opere di Wright datano a partire dagli anni Trenta e facevano uso di materiali naturali, capaci di incontrare le esigenze della famiglia media americana in un periodo storico provato dalla grande depressione del 1929. A livello di design, Wright si distinse per le sue soluzioni semplici, basate sulle forme geometriche, ma di grande effetto.
Per gli Stati Uniti, si tratta del ventitreesimo sito: gli edifici progettati dall’architetto statunitense vanno ad aggiungersi a simboli degli USA come il Parco di Yellowstone, il Parco delle Everglades, la Statua della Libertà, il Parco del Grand Canyon, la Independence Hall di Filadelfia.
Nella foto: il Guggenheim di New York
Le architetture di Frank Lloyd Wright entrano a far parte del Patrimonio Mondiale dell'Umanità |