"Se vogliamo riaprire i teatri italiani c’è una soluzione unica: decidere che tutti gli artisti che non possono portare la mascherina, come cantanti, coristi, attori di prosa, fiati, ballerini, siano vaccinati". È l’appello del Sovrintendente della Teatro alla Scala di Milano Dominique Meyer rivolto “non solo alla Scala, ma a tutti i teatri d’opera, di prosa e le sale da concerto. Si tratterebbe di poche migliaia di vaccinazioni che permetterebbero di far ripartire tutto il settore”.
La proposta giunge all’indomani del falso focolaio annunciato la settimana scorsa con 45 tra artisti e lavoratori debolmente positivi, risultati poi negativi al tampone di controllo, eccetto in due casi. A tal proposito si sta indagando su cosa sia successo e perché. Tuttavia, conclude il sovrintendente, “una cosa di questo genere dimostra che siamo fragili”. E ancora: “Se vogliamo riaprire i teatri, e questo è importante per la salute della società che ne ha bisogno, dobbiamo creare le condizioni di sicurezza”.
Dallo scorso anno il Teatro alla Scala ha avviato, grazie alla collaborazione del primario di Malattie infettive del Sacco Giuliano Rizzardini, un sistema di rigorosi controlli.
All’appello si è aggiunto anche Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo: “Per riaprire le vaccinazioni sono indispensabili. Per questo da tempo chiediamo di essere inseriti nei piani vaccinali”.
Ph.Credit Teatro alla Scala
Scala, il sovrintendente: “Vaccinazione a tutti gli artisti per riaprire i teatri” |