"Chiudere le sale da concerto e i teatri è decisione grave. L’impoverimento della mente e dello spirito è pericoloso e nuoce anche alla salute del corpo. Definire, come ho ascoltato da alcuni rappresentanti del governo, come «superflua» l’attività teatrale e musicale è espressione di ignoranza, incultura e mancanza di sensibilità". Il maestro Riccardo Muti reagisce con queste parole alle disposizioni del nuovo DPCM che prevede la chiusura di cinema, teatri e sale da concerto.
In una lettera pubblicata sul Corriere della Sera rivolta al premier Conte il celebre direttore d’orchestra fa un “appello accorato”, sottolineando che la “decisione non tiene in considerazione i sacrifici, le sofferenze e le responsabilità di fronte alla società civile di migliaia di artisti e lavoratori di tutti i vari settori dello spettacolo, che certamente oggi si sentono offesi nella loro dignità professionale e pieni di apprensione per il futuro della loro vita”.
E aggiunge: “I teatri sono governati da persone consapevoli delle norme anti Covid e le misure di sicurezza indicate e raccomandate sono state sempre rispettate”.
Il maestro Muti chiede dunque di "ridare vita alle attività teatrali e musicali per quel bisogno di cibo spirituale senza il quale la società si abbrutisce".
Riccardo Muti:“Chiudere teatri e concerti è espressione di ignoranza e di incultura” |