Dal 26 aprile saranno ripristinate le zone gialle e di conseguenza, in queste aree del paese, riaprirà la cultura: via libera dunque a musei, cinema, teatri. Sarà possibile andare al ristorante anche di sera, ma solo occupando i tavoli all’aperto (rimarrà in vigore tuttavia il coprifuoco fino alle 22). Dal 3 maggio torneranno a scuola tutti gli studenti. Probabilmente a partire dal 17 maggio saranno consentiti gli spostamenti tra regioni gialle, ma sarà necessario un pass per spostarsi tra regioni di colori diversi. Sono queste le novità annunciate dal presidente del consiglio Mario Draghi e dal ministro della salute Roberto Speranza durante la conferenza stampa di oggi pomeriggio, in cui sono state annunciate le decisioni prese stamattina dalla cabina di regia per l’emergenza Covid. Le nuove misure privilegeranno le attività all’aperto: gli ultimi studi certificano che le possibilità di contrarre il Covid-19 all’aperto sono molto basse, di conseguenza ci sarà la possibilità di “investire sul fronte degli spazi aperti”, come ha dichiarato Speranza. Ancora, tra le misure annunciate, la riapertura dal 15 maggio delle piscine all’aperto, dal 1° giugno per le palestre, dal 1° luglio per l’attività fieristica.
“Se i comportamenti saranno osservati (sulla campagna vaccinale non ho dubbi che andrà sempre meglio), la possibilità che si debba tornare indietro è molto bassa”, ha dichiarato il presidente Draghi. “Non si sa come sarà l’autunno, ma quest’anno avremo una vaccinazione molto diffusa e potremo dunque affrontare eventuali ritorni della malattia in maniera molto diversa. Le critiche al ministro Speranza dovevano trovar pace fin dall’inizio: non erano né fondate né giustificate (lo stimo e l’ho voluto io nel governo). Questi provvedimenti rispondono al disagio delle categorie, di tanti operatori, famiglie, ragazzi e in questo senso portano una maggiore serenità nel paese, portano le basi per il rilancio dell’economia. Avremo un rimbalzo molto forte nei prossimi mesi e poi dovremo attestarci su un sentiero, su un livello di crescita che ci permette di uscire dall’alto rapporto debito/PIL. Il rimbalzo è certo, non è sicuro quanto sarà forte, quello su cui però dobbiamo lavorare nella sfida più importante è assicurare che dopo la ripresa dei prossimi mesi continueremo a crescere, a mantenere alto il livello dell’occupazione, e a crescere nella misura necessaria per tornare a essere un paese che cresce”.
“C’è l’idea di un percorso che mettiamo in campo e ci consente di gestire una fase di transizione”, ha detto il ministro Speranza. “Non sarebbe corretto indicare un giorno X in cui scompare qualsiasi misura nel nostro paese: la serietà impone un percorso di gradualità. L’arma su cui contiamo è la campagna di vaccinazione: più questo scudo è forte e resiste, più siamo in condizioni di tornare a una vita diversa rispetto a quella che abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Per serietà è difficile dire se ci sarà un giorno in cui tutte le misure scompariranno, ma la stagione che si apre col vaccino è una stagione molto diversa. Dovremo poi verificare la risposta dei cittadini alla vaccinazione quando arriveremo a percentuali molto alte. Arriverà un giorno in cui avremo tante dosi a disposizione e dovremo convincere quel pezzo di paese che ha ancora dei dubbi. Dovremo arrivare al più alto tasso di adesione dei cittadini alla campagna di vaccinazione”.
Dal 26 aprile tornano le zone gialle e riapre la cultura. L'annuncio di Mario Draghi |