Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro e il delegato alla Cultura e sindaco di Mantova Mattia Palazzi hanno inviato al ministro del MiBACT Dario Franceschini una lettera con appello di avviare un piano condiviso tra l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e Ministero dei Beni Culturali con misure necessarie alla ripresa del settore. Partendo da un calendario coniviso, chiedono di riaprire al più presto i musei e le istituzioni civiche.
“Una serie di azioni divise tra urgenti e di medio periodo” scrivono nel documento. “Le istituzioni culturali dei Comuni hanno bisogno di programmare con ampio anticipo le loro attività (in particolare le mostre temporanee dei Musei, gli allestimenti più rilevanti dei teatri lirici e di prosa ecc). È quindi indispensabile che, passato il momento più critico della pandemia, il piano delle riaperture di queste istituzioni sia indicato con il dovuto anticipo”.
Le proposte più urgenti si concentrano su diversi punti: riaprire presto i musei civici, rafforzare il fondo per il ristoro dei musei non statali, prevedere la presenza di rappresentanti dei Comuni in tutti i tavoli ministeriali sul settore culturale, completare al più presto la riforma dello spettacolo dal vivo, ampliare l’ambito di applicazione dell’Art Bonus estendendolo anche al sostegno di attività, manifestazioni e progetti di produzione e diffusione culturale, l’istituire un fondo speciale di almeno 100 milioni di euro all’anno da destinare ai Comuni su base triennale per la rinascita culturale, rafforzare e condividere la parte Cultura-Turismo del Recovery Fund, aumentare a 10 milioni di euro all’anno le dotazioni finanziarie per il Fondo per l’attuazione del Piano nazionale per la promozione della lettura e definire un Piano Nazionale per il potenziamento del sistema delle biblioteche di pubblica lettura.
Riguardo alla riapertura dei musei civici, si chiede che "compatibilmente con le misure di contenimento della pandemia, si possa al più presto iniziare a riaprire i Musei civici, luoghi per eccellenza della più nobile memoria culturale delle nostre comunità, che hanno già dimostrato nei mesi successivi alla prima ondata pandemica di poter gestire in sicurezza flussi di visitatori eventualmente contingentati. Le riaperture potranno avvenire anche in maniera graduale, dando priorità alle strutture che abbiano determinati requisiti, come ad esempio:
- numero di visitatori al di sotto di una certa soglia;
- spazio a disposizione per visitatore sopra ad una certa soglia;
- predisposizione di un piano di comunicazione che indichi le procedure seguite per garantire la sicurezza sanitaria dei lavoratori e dei visitatori.
Sarebbe importante anche prevedere degli interventi che incentivino la frequentazione dei luoghi della Cultura (come ad esempio sgravi fiscali per l’acquisto di carte di fidelizzazione e abbonamenti)".
“Riapriamo presto i musei civici”: l'appello di Anci a Franceschini |