Comincia la conta dei danni al patrimonio culturale dopo l’alluvione che nelle scorse ore ha colpito l’Emilia Romagna provocando, a oggi, 13 morti, e miliardi di danni alle aziende e ai privati. Tuttavia la situazione, ci ha fatto sapere il Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per l’Emilia-Romagna, “non è ancora stabilizzata e non è possibile fare un rilievo dei possibili danni subiti dal patrimonio culturale”. Ci viene comunque segnalato che “l’Unità di Crisi - Coordinamento Regionale per l’Emilia-Romagna del Ministero della Cultura (Uccr), era già operativa subito dopo la diffusione dell’allarme rosso emanato dalla Protezione Civile. In attesa dell’autorizzazione ad operare sul territorio, l’Uccr sta raccogliendo le prime segnalazioni e pianificando le modalità di intervento per farsi trovare pronta ai necessari interventi”.
Attraverso i social giungono comunque le prime notizie relative ai danni subiti dal patrimonio culturale. Il Museo Carlo Zauli di Faenza è stato duramente colpito, dove la situazione viene detta drammatica da chi è sul posto: sulla propria pagina Facebook, il museo ha pubblicato un video in cui viene mostrato il fango che ha invaso il cortile e la sala forni di quello che fu il laboratorio del grande maestro della ceramica. Le apparecchiature appartenute a Carlo Zauli sono state spostate dalla forza dell’acqua, lo stesso vale per le opere. L’acqua ha invaso anche le cantine, dove sono conservate opere, documenti e argille. “Si sta perdendo la memoria storica di questo luogo”, ha detto al quotidiano Il Piccolo di Faenza il direttore Matteo Zauli, “ma finché l’acqua non si sarà ritirata non sappiamo effettivamente qual è la situazione”.
Un altro museo duramente colpito è il Museo Guerrino Tramonti di Faenza, dove l’acqua e il fango hanno invaso le sale delle ceramiche. “La densità del fango, per paradosso, ha limitato i danni della caduta delle ceramiche”, ha fatto sapere l’assessore regionale alla cultura Mauro Felicori. Diverse opere sono state ricoverate al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, che invece non ha subito danni. Sempre a Faenza sono segnalati allagamenti all’interno della chiesa di San Francesco: si parla di danni al coro ligneo e a una pala. Danni anche alla Biblioteca Manfrediana, dove l’istituto stesso segnala oltre un metro d’acqua nella sala ragazzi e nella sezione letteratura: molti i libri finiti nel fango.
A Cesena è crollata una parte delle mura dell’abbazia di Santa Maria del Monte Monte, per effetto delle piogge che si sono riversate ieri sulla città. “Il terreno e parte dell’abbazia”, ha dichiarato l’assessore alla cultura e all’inclusione di Cesena, Carlo Verona, “sono purtroppo interessati da un cedimento che sta producendo danni molto visibile sul fabbricato tali da rendere inutilizzabile una parte consistente dell’abbazia”. L’assessore regionale Felicori segnala anche danni a sale cinematografiche: “In Romagna danni seri anche ad alcune sale cinematografiche. A Cesena l’Eliseo Multisala è chiuso ed ha avuto infiltrazioni d’acqua dal tetto e in sala pompe e continui cali di tensione. A Santarcangelo il Supercinema ha avuto danni seri con sfondamento del cartongesso del soffitto in sale proiezione e danni a poltrone, moquette e palco, allagamento del magazzino interrato. I multiplex Giometti di Rimini e Riccione hanno avuto infiltrazioni per fortuna controllabili di acqua in alcune sale e negli spazi comuni. Danni seri al Settebello e al Fulgor di Rimini”.
A Castel Bolognese l’acqua ha invaso la parrocchia settecentesca di San Petronio, già colpita da due alluvioni in passato (nel 1959 e nel 1966). Sconosciuta al momento l’entità dei danni subiti. Critica la situazione anche a Lugo, una delle città più colpite: sono finiti sott’acqua i due monumenti simbolo del centro storico, la Rocca e il Pavaglione, dove ancora l’acqua non è defluita.
La Regione Emilia-Romagna ha attivato una raccolta fondi per sostenere le persone e le comunità colpite dalle alluvioni e dalle frane conseguenti agli eventi atmosferici estremi che si sono verificati nel mese di maggio 2023. Chiunque può versare utilizzando le coordinate bancarie del conto corrente intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna: Iban: IT69G0200802435000104428964; Causale: “Alluvione Emilia-Romagna”; Per versamenti dall’estero, il codice Bic Swift è: UNCRITM1OM0. Ogni euro raccolto e l’utilizzo che ne verrà fatto saranno resocontati pubblicamente, come è stato fatto per precedenti raccolte fondi (ricostruzione post sisma, emergenza Covid, emergenza Ucraina).