Alluvione Emilia-Romagna, alla cultura danni per 65 milioni di euro


Ammontano a 65 milioni di euro i danni che l’alluvione dell’Emilia-Romagna ha provocato al patrimonio culturale. Danni a 155 chiese, 21 musei, 91 edifici storici, 12 aree archeologiche, 5 parchi e giardini storici, 21 archivi e 13 biblioteche.

Quasi 65 milioni di euro. Questa è l’entità dei danni subiti dal patrimonio culturale durante l’alluvione che ha flagellato l’Emilia-Romagna a metà maggio, secondo la relazione presentata stamani dall’assessore alla cultura della Regione, Mauro Felicori, durante la commissione cultura regionale presieduta da Francesca Marchetti. I numeri sono alti: i danni interessano infatti 155 chiese, 21 musei, 91 edifici storici, 12 aree archeologiche, 5 parchi e giardini storici, 21 archivi e 13 biblioteche. I siti più colpiti risultano essere le biblioteche di Forlì, Lugo e Faenza, l’Archivio comunale di Forlì, i teatri di Lugo e Conselice, l’Abbazia di Santa Maria del Monte a Cesena, la chiesa di San Francesco a Faenza, il cimitero di Faenza e numerose sale cinematografiche. Le province con più danni sono quelle di Forlì-Cesena (25 milioni) e di Ravenna (21 milioni), seguite da Bologna (8), Rimini (4), Modena (4) e Reggio Emilia (2).

Una parte dei danni alla cultura saranno coperti con gli introiti derivanti dall’aumento di un euro sul biglietto dei musei statali, in vigore dal 15 giugno al 15 settembre (in caso di flussi simili al periodo pre-pandemia, l’aumento dovrebbe garantire qualcosa attorno ai 5-7 milioni di euro). Altre risorse, circa 8,5 milioni di euro, erano state stanziate a fine maggio dal Ministero della Cultura. L’assessore Felicori chiede inoltre l’estensione dell’Art Bonus per tutto il 2024.

“Fin dalla prima alluvione di maggio”, ha dichiarato Felicori, “ci siamo mossi velocemente per capire l’entità dei danni, dopo la seconda alluvione abbiamo fatto il punto di cosa è successo: mi sono personalmente recato sui luoghi dell’alluvione per segnare la vicinanza della Regione alle popolazioni colpite. È il ministero dei Beni Culturali che coordina le attività e noi collaboriamo: il governo ha rivendicato di gestire direttamente la ricostruzione; è una scelta che non abbiamo condiviso, ma tant’è. Collaboreremo e verificheremo che le cose vengano fatte, collaboreremo con il governo perché faccia bene il proprio lavoro e collaboreremo con le realtà locali perché i loro diritti vengano soddisfatti. Quello che più mi preoccupa? I tempi di realizzazione degli interventi: non credo proprio che qualcuno possa gonfiare i costi perché sono già macroscopici. Bisogna estendere l’Art Bonus, il credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale, per tutto il 2024”.

“Come commissione Cultura”, dichiara la presidente Marchetti, “valutiamo di fare sopralluoghi nei luoghi danneggiati, bisogna impedire che il tempo aumenti i danni a questi siti così importanti per la nostra storia”.

Nella foto: i danni alla chiesa di San Francesco a Faenza.

Alluvione Emilia-Romagna, alla cultura danni per 65 milioni di euro
Alluvione Emilia-Romagna, alla cultura danni per 65 milioni di euro


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