All'asta la storica collezione di Gianfranco Pancani, tutta costituita da quadretti 15x10


Pananti mette in asta la storica collezione di Gianfranco Pancani, giornalista Rai che ebbe l’idea di mettere assieme una raccolta di opere di piccolo formato, tutte della stessa dimensione: 15x10 o 10x15. Molti i grandi nomi, da De Chirico a Guttuso, da Vedova a Corpora.

Va all’asta presso la casa Pananti la storica collezione di Gianfranco Pancani (Pontremoli, 1926 - Firenze, 2011), apprezzato giornalista della Rai, noto per il suo impegno nello sport (ambito nel quale fu anche radiocronista: il suo nome in particolare è legato al Palio di Siena) oltre che nell’arte. Quella di Pancani è una raccolta particolarissima le cui origini rimontano ai tempi della sua formazione universitaria quando, da studente di filosofia, nel 1946, cominciava ad avere i primi contatti con la radio svizzera alla quale per anni invierà da Firenze i suoi servizi e per la quale diverrà corrispondente per il centro italia. I primi veri approcci all’arte risalgono però al 1965, quando, approdato alla Rai di Firenze, conobbe il giornalista Omero Cambi, allora capo dell’informazione Toscana dell’azienda e grande appassionato d’arte, che lo introdusse a diversi artisti del tempo.

Nel corso degli anni all’attività di giornalista di informazione si affiancò quella di giornalista sportivo che consentì a Pancani di spostarsi non solo in tutta Europa, ma anche in Sud America, Asia e Africa. Tuttavia, nonostante i numerosi impegni di lavoro, Pancani trovava sempre il tempo di frequentare mostre, convegni, premi. Di questa partecipazione rendono testimonianza gli stretti rapporti con le gallerie fiorentine che all’epoca erano più sensibili alle novità artistiche quali: L’indiano, la Galleria Santa Croce e la Galleria Pananti. Pancani, in quanto collezionista, si dimostrò curioso ed entusiasta: andava costantemente alla ricerca delle novità e delle ultime sperimentazioni in pittura (era soprattutto questa la forma d’arte di suo interesse).

Decisivo fu, nel 1959, l’incontro con la raccolta di Cesare Zavattini, esposta quell’anno a Firenze a Palazzo Strozzi: era una collezione formata esclusivamente da opere di piccolo formato, che ispirò profondamente Pancani, il quale decise a sua volta di mettere assieme una collezione di piccole ma interessanti opere. Tuttavia impose agli artisti con i quali collaborava un formato standard: quello del 10 x 15 (o del 15 x 10, a seconda dell’orientamento del soggetto). Poche dunque le opere provenienti dal mercato, o quelle di pittori già scomparsi (come Ottone Rosai o Mario Sironi): la stragrande maggioranza delle opere sono frutto dei rapporti che Pancani intrattenne con gli artist italiani del tempo. Inizialmente si mosse in ambiente livornese (tra i nomi figurano quelli di Gino Romiti, Renato Natali, Cafiero Filippelli) allargando gradualmente i rapporti e frequentando direttamente gli artisti o intrattenendo con essi rapporti epistolari.

La collezione comprende opere anche di grandi nomi del Novecento, da Giorgio De Chirico a Renato Guttuso, da Antonio Corpora a Emilio Vedova. Gli eredi hanno conservato ed archiviato le richieste inoltrate da Pancani ed ogni risposta o lettera ricevuta dagli artisti: sia quelli che hanno ceduto le proprie opere sia quelli che per vari motivi non hanno voluto o potuto partecipare, come ad esempio Giorgio Morandi. Lo studio di casa Pancani, luogo prescelto per custodire il tesoro rappresentato dalle piccole tele, viene riproposto per intero nell’asta Pananti, che si prefigge anche di commemorare il ricordo di un importante personaggio, particolarmente caro alla città di Firenze.

All'asta la storica collezione di Gianfranco Pancani, tutta costituita da quadretti 15x10
All'asta la storica collezione di Gianfranco Pancani, tutta costituita da quadretti 15x10


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