La Turandot di Giacomo Puccini, in programma al Teatro dell’Opera di Roma a marzo 2020, avrà la regia, le scene e i costumi di Ai Weiwei (Pechino, 1957).
L’artista e attivista cinese si dedicherà infatti all’opera lirica ambientata a Pechino. "Sarà una Turandot dal mio punto di vista“ ha affermato Ai Weiwei. ”Un’opera immersa nel mondo contemporaneo, nel presente culturale e politico rappresentato attraverso la storia di Puccini".
Lo scorso giugno l’artista ha fatto visita a Roma ai laboratori di scenografia e alla sartoria del Teatro per proporre una nuova regia. Ha accettato l’offerta di occuparsi della regia, dei costumi e della scenografia della Turandot al Teatro dell’Opera poiché quest’opera ha per lui un significato speciale: nel 1987 Ai Weiwei e suo fratello fecero le comparse in una speciale produzione della Turandot al Metropolitan Opera House diretta da Franco Zeffirelli. "Non avrei mai accettato se non si fosse trattato della Turandot“ ha commentato ”perché mi sento piuttosto lontano dalla musica. Due sono gli aspetti che però mi hanno convinto. Uno generale, perché credo che l’opera racconti la contemporaneità, i problemi culturali e politici di oggi narrati, in questo caso, attraverso Turandot".
Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro dell’Opera, ha dichiarato: "Credo sia indispensabile programmare un teatro attento a tutti i fermenti artistici contemporanei e sempre alla ricerca del nuovo. E così, volendo proporre una nuova regia di un lavoro amatissimo come Turandot, ho ritenuto che la rilettura attuale da parte di uno degli artisti contemporanei più affermati, Ai Wei Wei, nato e cresciuto in Cina, potesse risultare di grandissimo interesse”.
Ph.Credit Yasuko Kageyama
A marzo 2020 debutterà al Teatro dell'Opera di Roma la Turandot con la regia di Ai Weiwei |