Il Demanio pubblica il bando per rigenerare diversi edifici storici. Ecco quali sono


L’Agenzia del Demanio ha pubblicato il bando per la rigenerazione e la riqualificazione di diversi luoghi storici in tutta Italia. Ecco in cosa consiste, e quali sono i luoghi.

Una torre del 1380 sul promontorio di Isola Capo Rizzuto in Calabria, un palazzo vicino al Santuario di Caravaggio vicino Bergamo, un faro sull’isola di Levanzo in Sicilia e ville d’epoca in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, ex poligoni di tiro o vecchie case del fascio nei centri storici. Sono alcuni dei beni dello Stato che, ormai in disuso o abbandonati da anni, sono stati messi a bando tramite l’Agenzia del Demanio per una valorizzazione. Possibilità di rigenerazioni urbane che potrebbero solleticare la fantasia di architetti ed artisti per nuove e innovative destinazioni d’uso, installazioni e nuovi insediamenti lavorativi, culturali o espositivi. La modalità è quella della concessione a privati ed enti del terzo settore tramite bandi pubblici pubblicati nella sezione Gare e Aste del sito dell’Agenzia del Demanio e c’è tempo fino alle ore 12.00 del 3 dicembre 2024 per presentare l’offerta.

L’Agenzia del Demanio è l’ente a cui è attribuita la cura del patrimonio immobiliare dello Stato, con la responsabilità di amministrare un portafoglio di circa 43 mila beni per un valore di 62 miliardi di euro. Tra le sue missioni quella di creare valore per la collettività, e ogni anno, a luglio e novembre, individua degli immobili che rientrano in progetti di rigenerazione “dal punto di vista economico, sociale e culturale, coniugando i temi del turismo, della cultura, dell’ambiente e della mobilità dolce, stimolando lo sviluppo dei territori”. In base alle caratteristiche vengono suddivisi per tipologia secondo 5 categorie: Fari Torri Edifici Costieri, Dimore, Cammini e Percorsi, Enti del Terzo Settore e Forti e fortificazioni.

“Nel corso degli anni”, si legge, nel sito dell’Agenzia, “sono stati selezionati progetti innovativi in grado di ripensare l’uso del patrimonio pubblico non utilizzato, assicurandone la tutela e la funzione pubblica attraverso nuove attività, tra cui ospitalità, eventi culturali, ricreativi, sportivi, di presidio, scoperta del territorio, iniziative legate alla promozione dell’arte, della cultura e dei prodotti locali. Da quando, nel 2015, ha preso il via l’iniziativa dei Progetti a Rete, l’Agenzia ha affidato in concessione oltre 50 immobili, molti dei quali sono già strutture riqualificate e aperte al pubblico”.

Nello specifico, i 18 edifici proposti a luglio in concessione/locazione di valorizzazione e concessione agevolata messi a bando sono i seguenti. In concessione/locazione di valorizzazione fino a un massimo di 50 anni: Torre Vecchia a Isola Capo Rizzuto (KR) in Calabria (rete Forti e fortificazioni); Ex Casa del Fascio ad Ardore (RC) in Calabria (rete Cammini e Percorsi); Palazzo degli uffici a Taurianova (RC) in Calabria (rete Dimore); Ex Pretura a Serra San Bruno (VV) in Calabria (rete Cammini e Percorsi); Villa Tonon a Montereale in Valcellina (PN) in Friuli Venezia Giulia (rete Dimore); Ex azienda agricola Cesurni a Tivoli (RM) nel Lazio (rete Cammini e Percorsi); Palazzo ex casa del fascio a Caravaggio (BG) in Lombardia (rete Cammini e Percorsi); Ex casello idraulico a Borgo Virgilio (MN) in Lombardia (rete Cammini e Percorsi); Fabbricato delle vecchie Carceri a Vigevano (PV) in Lombardia (rete Dimore); Fabbricato Finanza a Rometta (ME) in Sicilia (rete Cammini e Percorsi); Ex deposito munizioni a Castronovo di Sicilia (PA) in Sicilia (rete Cammini e Percorsi); Ex caserma marina GdF ad Avola (SR) in Sicilia (rete Fari Torri Edifici Costieri); Faro di Capo Grosso sull’Isola di Levanzo a Favignana (TP) in Sicilia (rete Fari Torri Edifici Costieri); Padiglione ufficiali a Dolcè (VR) in Veneto (rete Dimore). In concessione agevolata per Enti del Terzo Settore: Ex deposito del Fulmicotone a Genova in Liguria (rete ETS); Ex poligono di tiro a segno nazionale a Piazza Brembana (BG) in Lombardia (rete ETS); Ex casermetta deposito a Novi Ligure (AL) in Piemonte (rete ETS); Villa Pasqualigo Pasinetti Rodella a Cinto Euganeo (PD) in Veneto (rete ETS). Tra questi immobili vediamone nel dettaglio alcuni.

1. La Torre Vecchia di Isola Capo Rizzuto

La Torre vecchia sul lungomare del comune di Isola Capo Rizzuto (in provincia di Crotone) della fine del XIV secolo con una superficie fondiaria di 360 metri quadri fu fatta edificare da Carlo III nel 1380, fu detta “Vecchia” per distinguerla dall’altra “Nuova”, costruita in epoca vicereale. Costruita con la funzione di controllare la costa ed avvistare eventuali imbarcazioni nemiche è posta su un promontorio del litorale ionico. È eretta su di una piattaforma rocciosa a una quota di circa 17 metri sul livello del mare, un grande basamento a pianta pressoché quadrata (di circa 20 metri per lato). Da tale basamento si sviluppa la torre vera e propria, con una base a forma troncoconica e un corpo cilindrico distinto dalla parte sottostante da un toro tufaceo. Sul coronamento sono visibili le feritoie e una caditoia, quest’ultima, come il toro, è realizzata in tufo. All’interno si accede dal primo piano attraverso un’apertura sbrecciata, non accessibile all’attualità.

La Torre Vecchia di Isola Capo Rizzuto
La Torre Vecchia di Isola Capo Rizzuto. Foto: Pascal Meco

2. Villa Tonon a Montereale in Valcellina

Passiamo alla provincia di Pordenone con Villa Tonon, in località San Leonardo, nel comune di Montereale in Valcellina. L’immobile è una Villa stile liberty articolata su tre livelli, il cui piano terra era stato destinato a pizzeria, composta anche da un fabbricato denominato «barchessa» di recente costruzione, al momento rimasto incompiuto nonché da un’ampia corte esterna. Trattasi di compendio proveniente da confisca penale non idoneo allo strumento della vendita per il quale si ipotizzano come nuovi usi quello delle esposizioni, escursioni, visite guidate, coinvolgimento degli ospiti in attività e progetti di salvaguardia del paesaggio, della cultura e tradizioni, locali, wellness.

Villa Tonon a Montereale in Valcellina
Villa Tonon a Montereale in Valcellina. Foto: Regione Friuli-Venezia Giulia

3. Ex deposito del fulmicotone a Genova

A Genova troviamo l’ex deposito del fulmicotone che venuta meno l’importanza strategica del compendio è stato trasferito dall’Amministrazione Militare a quella Demaniale. In origine il compendio rivestiva importanza di carattere strategico a potenziamento delle opere difensive dislocate lungo la cinta muraria del XVII secolo a protezione della città di Genova. Il terreno di forma irregolare si presenta in pendio ad eccezione di due tratti pianeggianti; sul primo di essi insistono i ruderi di alcuni manufatti, oramai di difficile individuazione, mentre sul secondo, circoscritto da un alto muro di cinta in muratura di pietrame, insistono altri n. 7 piccoli fabbricati in muratura mista in pietra e mattoni, di forma rettangolare, con copertura a doppia falda inclinata. L’Agenzia nella suaa valutazione di opportunità segnala che il complesso, principalmente nelle sue porzioni pianeggianti, presenta un alto potenziale di sviluppo teso creare una sinergia sia con la valorizzazione delle tante opere difensive e dei percorsi presenti lungo il «Parco delle Mura», che con il recupero e la valorizzazione dell’ex complesso statale denominato Caserma Gavoglio.

Ex deposito del fulmicotone a Genova
Ex deposito del fulmicotone a Genova. Foto: Ministero della Cultura

4. L’ex Casa del Fascio a Caravaggio

A Caravaggio, l’ex casa Littoria, dopo la caduta del regime fascista ha avuto funzioni alloggiative nel corso degli anni 1945-2004. Il cespite si trova nelle immediate vicinanze del viale alberato che conduce al Santuario di Caravaggio, dedicato al culto di Santa Maria del Fonte che ogni anno attira numerosi turisti e pellegrini. Questa tipologia di procedura ha come obiettivo la valorizzazione di beni situati lungo itinerari storico-religiosi e ciclopedonali per farne servizi di supporto al viaggiatore lento e di animazione sociale e culturale degli itinerari scelti. Le dimensioni sono 4975 mq di superficie fondiaria: 4975 mq, 1337 mq di superficie lorda oltre 810 mq di sacrario. È area protetta come bene di interesse paesistico ambientale e come ipotesi nuovi usi vi sono le attività sociali, culturali, di turismo sostenibile, di scoperta del territorio e mobilità dolce l complesso immobiliare si trova nelle immediate vicinanze del viale alberato che conduce al Santuario di Caravaggio - che ogni anno attira numerosi turisti e pellegrini. L’edificio, a pianta a forma di “L”, conta tre piani fuori terra di circa 1.231 mq di SL e una volumetria di circa 4.730 mc. Lo completano una terrazza sacraria soprelevata in cemento, caratterizzata da un monumentale peristilio a cielo aperto di circa 800 mq di superficie, oltre all’area pertinenziale

L'ex Casa del Fascio a Caravaggio
L’ex Casa del Fascio a Caravaggio. Foto: Wikimedia/Mannivu

5. Le vecchie carceri di Vigevano

L’immobile è ubicato nel centro storico del Comune di Vigevano, a breve distanza dal Castello Sforzesco, da Piazza Ducale e dal Duomo; la tipologia edilizia dominante è del tipo palazzotto plurifamiliare in linea, a volte dotato di corte. La destinazione prevalente è di tipo residenziale con presenza di uffici pubblici ed immobili a destinazione terziario e commerciale. Il compendio ha tipologia e distribuzione, nonché tecnica costruttiva tipiche della funzione originaria; necessita di intervento di ristrutturazione/restauro completo. È caratterizzato da un edificio principale, sviluppato su tre piani fuori terra, uno accessorio ad un solo piano, una corte delimitate da alte mura perimetrali ed area esterna ad uso parcheggio. Presente vincolo di interesse artistico e storico con ipotesi nuovi usi: attività socio-collettive, museali, terziario, residenziale purché non intensivo, funzioni ricettive e commerciali limitatamente agli esercizi di vicinato.

Le vecchie carceri di Vigevano
Le vecchie carceri di Vigevano. Foto: Agenzia del Demanio

6. Il Faro di Capo Grosso sull’isola di Levanzo a Favignana

Il faro di Capo Grosso a Levanzo è stato costruito tra il 1857 e il 1858, ha una superficie fondiaria di 935 mq e una lorda di 310 mq, è alta 12 metri e si erge su un promontorio di circa 56 metri sul livello del mare. Tra i nuovi usi si prefigurano una destinazione d’uso culturale scientifica, didattica-ricreativa, con la possibilità di sviluppare una parte da destinare a foresteria. Si propone un modello di valorizzazione turistico-culturale principalmente legato ai temi del turismo sostenibile, alla scoperta del territorio ed alla salvaguardia del paesaggio. La durata della concessione è commisurata al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario del piano degli investimenti e della connessa gestione, per un periodo di tempo comunque non eccedente i 50 anni. Levanzo è l’isola più piccola delle Egadi, il centro abitato poche case, una vecchia villa, una piazzola, un bar e qualche ristorante nei pressi del porticciolo di Cala Dogana. L’isola ha conservato intatto il suo primitivo habitat in cui prospera una flora pregiata, specie quella rupestre; Capo Grosso si trova esattamente dal lato opposto del centro abitato, all’ estremità settentrionale dell’isola di Levanzo, isolata senza illuminazione ed una strada percorribile solo con un mezzo fuoristrada, la costa è dirupata e difficilmente accessibile, cadono ripide da un altipiano pascolativo e coltivato a vigne e cereali. Il compendio è costituito da un edificio principale, dal quale possibile accedere alla torre cilindrica. Il sito è completato da altri tre piccoli fabbricati di cui uno a forma triangolare. Il sito è delimitato da mura basse in pietra, privo di recinzioni.

Il Faro di Capo Grosso sull’isola di Levanzo
Il Faro di Capo Grosso sull’isola di Levanzo

7. Villa Pasqualigo Pasinetto Rodella a Fontanafredda

Villa Pasqualigo Pasinetto Rodella, a Cinto Euganeo, in località Crosara, nel comune di Fontanafredda (PD), è un compendio immobiliare ubicato a circa 30 km dal centro di Padova entro il perimetro del Parco Regionale dei Colli Euganei: edificato tra il canale Bisatto e il Monte Partizzon, è accessibile percorrendo una strada arginale asfaltata che collega il centro abitato di Lozzo Atestino con Cinto Euganeo. Siamo nel XVI Secolo e il complesso si compone di una villa su tre livelli, una barchessa su due livelli, una chiesetta in posizione sopraelevata e di alcuni fabbricati destinati a deposito, magazzini e altri servizi. Edificato dal tardo Cinquecento, originariamente fu di proprietà dei patrizi Pasqualigo, i quali, dopo una serie di rifacimenti secenteschi, la cedettero ai Pasinetti, anch’essi veneziani; passo quindi alla famiglia padovana dei Rodella che intraprese un restauro con importanti rimaneggiamenti ed un ampliamento. Venduta a un’asta giudiziaria nel 1999, è stata acquistata dall’allora governatore regionale Giancarlo Galan, al quale venne definitivamente confiscata nel 2014. tra i nuovi usi proposti quello dell’organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale; organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso.


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Andrea Laratta

L'autore di questo articolo: Andrea Laratta

Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.




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