Martedì 28 dicembre è scomparsa all’età di 97 anni, nella sua casa di Parigi, Sabine Weiss, fotografa franco-svizzera. Nata il 23 luglio 1924 a Saint-Gingolph, è considerata l’ultima rappresentante della fotografia umanista francese: era sopravvissuta a Robert Doisneau, Willy Ronis, Edouard Boubat, Brassaï e Izis, con i quali aveva condiviso il suo percorso.
Nella sua produzione Weiss ha saputo raccontare la condizione della gente comune nella capitale francese. Ha realizzato anche ritratti di artisti come il famoso violoncellista Pablo Casals e il pittore francese Fernand Leger e i compositori Benjamin Britten e Igor Stravinsij.
Era già in programma alla Casa dei Tre Oci di Venezia una grande personale a lei dedicata, per la quale Sabine Weiss stessa aveva aperto i suoi archivi di Parigi. Aprirà quindi al pubblico l’11 marzo 2022 il primo tributo internazionale. Curato da Virginie Chardin, il percorso espositivo presenterà oltre duecento opere e importanti documenti d’archivio, testimoniando la carriera della fotografa, unica donna a rappresentare la scuola umanista francese.
Addio a Sabine Weiss, ultima esponente della fotografia umanista francese |