Ci lasciati all’età di 98 anni nella notte del 5 luglio la celebre fotografa Lisetta Carmi, in Puglia a Cisternino, dove viveva da oltre quarant’anni anche se originaria di Genova.
Nata a Genova nel 1924 da una famiglia borghese di origine ebraica, ha cominciato a dedicarsi alla fotografia negli anni Sessanta, quando ha deciso di abbandonare l’attività di pianista per seguire la sua passione. L’obiettivo diventa per lei strumento di impegno politico. Dopo una prima esperienza al teatro Duse, ha compiuto reportage di documentazione e denuncia sociale, producendo un ampio archivio.
Tra i suoi reportage più importanti, l’Italsider del 1962, una serie di scatti fotografici dei cantieri e degli interni delle acciaierie, Genova Porto del 1964, reportage sul tema del lavoro che documenta documenta l’attività del porto e la situazione dei portuali e denuncia le durissime condizioni lavorative, ed Erotismo e autoritarismo a Staglieno del 1966. Tra le sue fotografie più celebri si conta quella al poeta Ezra Pound, con cui vinse il premio fotografico Niépce. Ha fotografato numerosi artisti e intellettuali, tra cui Lucio Fontana, Lele Luzzati, Leonardo Sciascia, Edoardo Sanguineti, Alberto Arbasino, Sylvano Bussotti e Jacques Lacan. Tra gli anni Sessanta e Settanta ha realizzato scatti in Afghanistan, in Pakistan, Israele e Palestina fino all’America Latina.
Nel 1972 ha pubblicato Travestiti per l’editore Essedi Editrice di Roma, serie fotografica entrata nella storia della fotografia e frutto di anni di frequentazione della comunità dei travestiti di Genova, relegata ai margini della società, condividendo con empatia una quotidianità che contrappone alla marginalizzazione sociale momenti di vita in comune.
Celebri anche i suoi scatti dedicati alla Sardegna, realizzati tra il 1962 e il 1976 nel corso di ripetuti soggiorni sull’isola.
Il 12 marzo 1976 conosce a Jaipur, in India, Babaji Herakhan Baba, il Mahavatar dell’Himalaya, che trasformerà radicalmente la sua vita. Lo stesso anno Lisetta Carmi è in Sicilia per incarico della Dalmine per il volume Acque di Sicilia, nel quale sono raccolte immagini del paesaggio e della realtà sociale della Sicilia, accompagnate da un testo di Leonardo Sciascia. Negli anni successivi Lisetta Carmi si dedicherà completamente alla costruzione dell’ashram Bhole Baba, a Cisternino, e quindi alla diffusione degli insegnamenti del suo maestro. Nel 1995 incontra, dopo trentacinque anni, il suo ex allievo di pianoforte Paolo Ferrari e inizia con lui una collaborazione di studio filosofico-musicale.
Foto di © Toni Thorimbert
Addio a Lisetta Carmi, tra le più celebri fotografe del Novecento |