È scomparso stamani a Roma, all’età di 93 anni, lo scrittore Andrea Camilleri. Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre del 1925, dopo aver cominciato a lavorare come regista teatrale si iscrisse nel 1944 alla Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo, senza però conseguire la laurea. Passò nel 1949 all’Accademia nazionale d’Arte Drammatica di Roma, terminata nel 1952: da allora si dedicò soprattutto alla regia teatrale, senza però trascurare la passione per racconti e poesie. Dopo aver lavorato nella produzione Rai per diversi anni, cominciò nel 1978 la propria attività di scrittore pubblicando il suo romanzo d’esordio, Il corso delle cose. Il primo romanzo pubblicato con la siciliana Sellerio, storico editore di Camilleri, è La strage dimenticata, uscito nel 1984.
È invece del 1994 il primo romanzo che ha per protagonista il commissario Salvo Montalbano, il suo personaggio di maggior successo: s’intitola La forma dell’acqua ed è il primo di una lunga serie, interamente pubblicata da Sellerio. Saranno in tutto ventisette i romanzi che lo vedono protagonista, tra i quali titoli di successo come La gita a Tindari (2000) o La vampa d’agosto (2006). L’ultimo della serie è Il cuoco dell’Alcyon (2019). Dai romanzi è stata tratta la fortunatissima serie tv della Rai, con Luca Zingaretti nei panni del celebre commissario. Per i suoi meriti, Camilleri è stato insignito dell’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 2003 e nel 2005 ha ricevuto una laurea ad honorem in Sistemi e progetti di comunicazione all’Università di Pisa.
Camilleri aveva anche scritto una serie di romanzi dedicata ai grandi artisti: Il colore del sole, sulla vita di Caravaggio (Mondadori, 2007), La vucciria, dedicato a Guttuso (Skira, 2008) e Il cielo rubato, un romanzo su Renoir (Skira, 2009).
Addio ad Andrea Camilleri, scrittore, padre del commissario Montalbano |