È scomparso oggi a Milano, all’età di 88 anni, Alessandro Mendini, uno dei più noti e importanti designer italiani. Nato a Milano il 16 agosto 1931, Mendini si affermò fin dagli anni Settanta, quando rinnovò il design italiano con i suoi oggetti, i suoi mobili, gli ambienti, i dipinti, le installazioni. Mendini ha collaborato con molte importanti aziende internazionali, tra cui Cartier, Philips, Hermés, Swatch, Venini, Alessi, Bisazza, e ha svolto consulenze in tutto il mondo. Membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, è stato professore onorario alla Accademic Council of Guangzhou Academy of fine Arts in Cina oltre che professore di design alla Hochschule für Angewandte Kunst a Vienna. Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni private.
Tra i suoi oggetti iconici si ricordano la poltrona Proust, progettata per Alchimia Edizioni (1976), il cavatappi Anna G per Alessi (1994) e la lampada Amuleto per Ramun (2013). Nel 1989 ha aperto assieme al fratello, l’architetto Francesco, l’Atelier Mendini a Milano, progettando le Fabbriche Alessi a Omegna, la nuova piscina olimpionica a Trieste, la Torre dell’Orologio di Gibellina, alcune stazioni di metropolitana di Napoli (Salvator Rosa, Università e Materdei) e il restauro della Villa Comunale a Napoli, il Teatro Comunale di Arezzo, il Byblos Art Hotel-Villa Amistà a Verona, i nuovi uffici di Trend Group a Vicenza. All’estero, Mendini ha posto la sua firma sul Museo di Groningen in Olanda, sul palazzo per gli uffici Madsack ad Hannover, sul Museo della Ceramica di Incheon in Corea.
Molti i riconoscimenti da lui ottenuti: nel 1979 e nel 1981 gli è stato attribuito il Compasso d’oro per il design, è “Chevalier des Arts et des Lettres” in Francia, ha ricevuto l’onorificenza dell’Architectural League di New York e la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano e all’Ecole normale supérieure de Cachan in Francia.
“Con Alessandro Mendini”, dichiarano Cristina Tajani e Filippo Del Corno, assessori rispettivalemtne al lavoro e alla cultura del Comune di Milano, “si spegne un maestro e un padre del ’Made in Italy’ che ha fatto del colore e della cultura del progetto un segno distintivo del design italiano. La lezione di creatività portata avanti Alessandro Mendini in oltre cinquant’anni di attività, ha indiscutibilmente determinato la storia e l’affermazione di Milano quale capitale del design e della creatività. Con il suo stile ludico, ironico e colorato ha anticipato molte delle tendenze e linee del design moderno, dalle poltrone ai cavatappi sino alle architetture declinate con un linguaggio pittorico fatto di forme e colori. Una storia che può e deve essere d’esempio per i tanti giovani che oggi si avvicinano al mondo del design e del progetto”.
Nella foto: Alessandro Mendini nel 2014. Ph. Credit
Addio ad Alessandro Mendini, uno dei più grandi designer italiani. Sua la famosa poltrona Proust |