È scomparso all’età di 94 anni il maestro dell’astrattismo italiano Achille Perilli; l’artista si è spento ieri, 16 ottobre, a Orvieto, all’Ospedale Santa Maria della Stella.
Nato a Roma nel 1927, Perilli fondò con Piero Dorazio, Giovanni Guerrini, Renzo Vespignani e altri artisti il Gruppo Arte Sociale (Gas) e contribuì alla nascita delle riviste Ariele e La Fabbrica. Nel 1947 partecipò alla redazione del manifesto Forma 1 volto alla difesa dell’arte astratta: il manifesto venne firmato anche da Carla Accardi, Ugo Attardi, Piero Consagra, Dorazio, Guerrini, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato. Aderì successivamente al Movimento per l’arte concreta; dal 1957 al 1960 diresse la rivista L’esperienza moderna insieme a Gastone Novelli e nel 1964 fondò la rivista Grammatica. Nel 1982 pubblicò il manifesto Teoria dell’irrazionale geometrico.
All’inizio della sua carriera artistica realizzava composizioni astratte con sequenze grafico-narrative, poi dagli Settanta cominciò a realizzare le machinerie basate su strutture mutanti. Il suo stile ha sempre richiamato figure piane geometriche che però si percepiscono come figure irregolari e astratte in uno spazio non reale, dipinte con colori brillanti e vivaci.
Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1952, 1958, 1962 e nel 1968 con una personale, e dal 1948 al 1986 ha partecipato alla Quadriennale di Roma.
Scompare all'età di 94 anni Achille Perilli, maestro dell'astrattismo |