È scomparso a Roma, all’età di 98 anni, il grande stilista Renato Balestra, vero decano della moda italiana. La notizia è stata data all’Ansa dalle figlie Fabiana e Federica e dalla nipote Sofia, che gestiranno il marchio. I funerali si terranno martedì 29 novembre nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma.
Nato a Trieste il 3 maggio 1924, Renato Balestra cominciò la propria carriera come artista (in particolare era pittore e scenografo), preparando tuttavia in parallelo i propri studi in ingegneria (la famiglia infatti lavorava nel ramo) e passò alla moda quasi per caso: alcuni suoi bozzetti, nel 1953, furono infatti inviati da un amico al Centro Italiano della Moda, dove furono molto apprezzati, e già quello stesso anno Balestra fu invitato a una sfilata di moda. Lasciò dunque gli studi e cominciò la propria formazione da stilista nell’atelier di Jole Veneziani, primo passo della sua rapida carriera che lo portò a lavorare già a partire dal 1954 a Roma per i più grandi stilisti italiani del tempo, da Emilio Schuberth alle Sorelle Fontana. In questa prima fase, Balestra lavorò a lungo per il cinema, disegnando i costumi di film di successo come La contessa scalza, La donna più bella del mondo, La fortuna di essere donna, L’intrigo.
La sua attività di costumista lo portò anche a Hollywood, dove disegnò vestiti per attrici come Zsa Zsa Gábor, Liz Taylor, Claudia Cardinale e moltissime altre. Risale al 1959 l’apertura del suo atelier a Roma, in via Gregoriana, ed è invece del 1961 la sua prima collezione di Haute-Couture, presentata peraltro alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Sempre negli anni Sessanta, Balestra inventò il Blu Balestra, il blu acceso che fu presentato per la prima volta su di un abito corto di raso e divenne poi simbolo della sua casa di moda. Nel 1962 diventò membro della Camera Nazionale della Moda Italiana e nel 1963 sfilò nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Nel frattempo cominciò anche il successo commerciale della sua maison e già negli anni Settanta le sue creazioni venivano vendute in tutto il mondo.
Balestra viene ricordato anche per essere stato uno dei primi grandi stilisti a investire nel licensing, la pratica per cui una casa fa produrre alcuni prodotti a imprese terze per rivenderli poi col proprio marchio (si pensi per esempio ai profumi: oggi è prassi per le case di moda avere linee di fragranze). Balestra investì dunque su profumi (il famoso Blu Balestra lanciato nel 1978), occhiali, valigie, trucchi, articoli per la casa, ottenendo sempre più riscontri. Lo stilista triestino ha poi continuato a lavorare anche per il cinema e il teatro: le ultime sue creazioni, nel 2019 (Balestra, nonostante l’età, era infatti ancora in piena attività), sono state le scenografie per Il lago dei cigni di Caikovskij per il Teatro dell’Opera di Belgrado.
Sempre nel 2019, il suo archivio è stato dichiarato d’interesse storico: include documenti che testimoniano la sua storia dagli anni Cinquanta a oggi, oltre a 40.000 oggetti tra bozzetti, disegni, abiti, fotografie.
Addio a Renato Balestra. Si spegne a 98 anni il grande stilista |