È scomparso ieri, all’età di 102 anni, il pittore francese Pierre Soulages, noto per le sue sperimentazioni sul colore nero. A darne notizia è stato il Comune di Rodez, dove l’artista era nato e dove viveva, e dove si trova anche il Musée Soulages a lui dedicato. Aveva appena festeggiato gli 80 anni di matrimonio con la moglie Colette Llaurens, nata nel 1921 e sposata il 24 ottobre del 1942.
Nato nel 1919, aveva studiato pittura privatamente con René Jaudon per poi iscriversi, nel 1939, alla École des Beaux-Arts di Parigi, dove era però interessato più ai musei che alla vita accademica. Nel 1941 si trasferì a Montpellier e frequento l’accademia di belle arti della città, continuando a dipingere e compiendo il suo esordio nel 1946 a Parigi, dov’era nel frattempo tornato, al Salon des Indépendants. La sua arte, associata alla corrente informale, cominciò presto a interessarsi alle sperimentazioni sul nero, considerato da Soulages come un “colore e un non-colore. Quando la luce si riflette sul nero, la trasforma. Apre un campo mentale a sé stante”.
Raggiunto il successo negli anni Cinquanta, Soulages espose le sue opere al Guggenheim e al MoMA di New York (rispettivamente nel 1953 e nel 1955), per poi essere protagonista di numerose rassegne in tutta Europa e in America. Nel 1979 la sua pittura conosce una svolta con l’Outrenoir: mentre lavorava a una tela, l’artista aggiungeva e rimuoveva in continuazione una patina nera per ottenere una superficie in grado di riflettere una luce a sua volta modificata dal nero del dipinto. Questo era l’“oltrenero” per Soulages, ovvero, con le sue stesse parole, il “nero che cessa di essere tale e diventa di conseguenza capace di emettere chiarezza, luce segreta”. La sua pittura conobbe un’ulteriore evoluzione nel 2004 quando abbandonò la pittura a olio, mezzo da lui sempre utilizzato, in favore dell’acrilico. Nel frattempo aveva ricevuto anche diverse commissioni pubbliche, tra cui le vetrate dell’abbazia di Sainte-Foye de Conques, inaugurate nel 1994.
Tra i riconoscimenti ricevuti da Soulages figurano il Premio Rembrandt del 1976, il Grand Prix National de Peinture nel 1986 e soprattutto il Praemium Imperiale, l’oscar dell’arte, ottenuto nel 1992 nella categoria Pittura. Nel 2015 gli era stata conferita la Gran Croce della Legion d’Onore. Le sue opere sono conservate in numerosi musei in Francia e nel mondo, inclusi il Musée d’Art Moderne di Parigi, il Guggenheim e il MoMA di New York, la Tate di Londra, il Philadelphia Museum of Art, l’Art Institute di Chicago, il Museo Ludwig di Colonia, il Museo Boijmans van Beuningen di Rotterdam, l’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery of Art di Washington. In Italia è possibile ammirare Soulages alla GAM di Torino. Il museo a lui dedicato, il Musée Soulages di Rodez, accoglie la più vasta raccolta al mondo di sue opere e ha aperto i battenti nel 2014 (era stato l’artista stesso a posare la prima pietra dell’edificio in una cerimonia tenutasi nel 2010).
Addio a Pierre Soulages, il pittore francese dell'oltrenero |