Addio a Peter Schjeldahl, importante critico d'arte americano


È scomparso all’età di 80 anni il critico d’arte statunitense Peter Schjeldahl, una delle più importanti firme dell’arte contemporanea internazionale.

È scomparso ieri, all’età di 80 anni, il critico d’arte Peter Schjeldahl, una delle firme più influenti dell’arte contemporanea mondiale: Schjeldahl si è spento nella sua casa a Bovina, nello Stato di New York, dopo che nel 2019 gli era stato diagnosticato un cancro ai polmoni. La notizia è stata data su Twitter dalla rivista New Yorker, per la quale Schjeldahl scriveva dal 1998.

Nato a Fargo, nel North Dakota, il 20 marzo 1942, figlio dell’imprenditore e inventore di origini norvegesi Gilmore Tilmen Schjeldahl e di Charlene Hanson, studiò dapprima in Minnesota, al Carleton College di Northfield, e poi alla New School di New York, e cominciò a lavorare come giornalista nel 1962 al The Jersey Journal di Jersey City. Dopo un viaggio a Parigi nel 1964 tornò a New York nel 1965 e cominciò a scrivere d’arte per riviste come ARTnews, il New York Times e The Village Voice (per quest’ultima rivista scrisse dal 1990 al 1998). Nel 1998 il definitivo passaggio a The New Yorker, di cui diventò critico d’arte di riferimento. I suoi articoli sono stati poi saltuariamente pubblicati su riviste come Artforum, Art in America, Vogue, Vanity Fair. Tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila ha inoltre insegnato ad Harvard.

I suoi articoli più importanti sono stati poi radunati in diverse pubblicazioni (la più recente è Hot, Cold, Heavy, Light. 100 Art Writings 1988-2018). Schjeldahl ha inoltre curato importanti mostre di diversi artisti americani e internazionali: si ricordano in particolare la mostra di Willem De Kooning organizzata dal Walker Art Center di Minneapolis nel 1974, quella di Jean Dubuffet alla Pace Gallery di New York nel 1980, la grande monografica di Cindy Sherman al Whitney Museum di New York nel 1987. Schjeldahl studiò in particolare l’arte di De Kooning e quella di Dubuffet, sulla quale ha scritto numerosi saggi e curato diverse mostre importanti. Inoltre, alla carriera di critico d’arte affiancò anche quella di poeta, classificabile nella categoria della poesia postmoderna. Tra i riconoscimenti vinti da Schjeldahl figurano il Frank Jewett Mather Award per la critica d’arte, il Clark Prize per la scrittura d’arte nel 2008, e la laurea ad honorem in lettere del Carleton College.

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Addio a Peter Schjeldahl, importante critico d'arte americano


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