È scomparsa ieri a Milano, all’età di 83 anni, la designer Nanda Vigo. Nata Fernanda Vigo a Milano il 14 novembre 1936, si appassiona all’arte fin da bambina e si forma in Svizzera, dove si laurea all’Institut Polytechnique di Losanna, e comincia a lavorare nel 1959, quando apre il suo studio a Milano. Nel capoluogo lombardo frequenta Lucio Fontana e gli artisti del gruppo Azimut (soprattutto Piero Manzoni ed Enrico Castellani) e comincia a viaggiare per l’Europa. È del 1962 la sua prima mostra personale, alla Galleria Santo Stefano di Venezia: ne sarebbero seguite diverse altre, ogni anno, una delle quali (alla Galleria La Polena di Genova nel 1968) assieme a Lucio Fontana.
Nel suo lungo curriculum figurano collaborazioni di altissimo livello (ha lavorato, tra gli altri, con Giò Ponti), allestimenti di mostre di prim’ordine, partecipazioni a importanti rassegne internazionali: nel 1982 partecipa anche alla Biennale di Venezia, mentre dal 2006 una mostra permanente di sue opere è esposta al Museo della Triennale di Milano. Altri suoi lavori si possono trovare al Guggenheim di New York e al Martin-Gropius-Bau di Berlino. Lo scorso anno si era tenuta a Milano, a Palazzo Reale, la prima antologica a lei dedicata, curata da Marco Meneguzzo: intitolata Nanda Vigo. Light Project, aveva visto l’esposizione di un’ottantina di opere.
L’innovativo design di Nanda Vigo era basato sulla ricerca attorno alla luce, sulla commistione tra design, arte, architettura e ambiente, sulla trasparenza e sull’immaterialità. Tra le opere più famose i suoi Cronotopi, composizioni di spazio e luce che prendono la forma di cornici dove sono racchiuse lastre di vetro la cui trasparenza e immaterialità viene esaltata dalle luci al neon.
Numerosi i premi conseguiti: si citano, tra i tanti, l’Industrial Design Award conseguito nel 1971 a New York, la Medaglia d’Argento per il Design di Milano (1973), il Compasso d’Oro (2001).
Addio a Nanda Vigo, ci lascia a 83 anni la grande designer |