È scomparsa lo scorso 26 giugno a Napa, in California, la pittrice statunitense Margaret Keane (nata Peggy Doris Hawkins), celebre per i suoi dipinti dai soggetti con gli occhi grandi, e al centro di un caso di appropriazione del suo lavoro da parte del marito Walter Keane, che ha reso celebre la sua vicenda, al punto da spingere il grande regista Tim Burton a dedicarle il film Big Eyes, titolo che riecheggia la più nota caratteristica dei soggetti di Keane.
Nata a Nashville, in Tennessee, il 15 settembre 1927, cominciò a disegnare da bambina per poi frequentare, a diciotto anni, la Traphagen School of Design di New York. Ha cominciato a lavorare come decoratrice di abiti e culle negli anni Cinquanta, mentre risale a poco dopo l’inizio della sua carriera di ritrattista, concentrandosi soprattutto su donne, bambini e animali, sempre con occhi grandi (caratteristica sviluppata a partire da un incidente occorsole da bambina, quando durante un’operazione subì un danneggiamento permanente del timpano che la portò a dover leggere con più attenzione lo sguardo delle persone per comprenderle). La pittrice conobbe esposò alla metà degli anni Cinquanta il futuro marito Walter Keane, che sposò nel 1955 a Honolulu, alle Hawaii. Keane, per aiutarla, cominciò a vendere le sue opere a San Francisco, dove i due risiedevano: tuttavia, Keane spacciava le opere della moglie come fossero realizzate da lui, al punto da organizzare addirittura una sua mostra personale nel 1957. Le opere ottennero un grande successo commerciale e furono esposte in diverse mostre. Margaret sapeva che il marito presentava le opere come se fossero state dipinte da lui, ma non rivelò immediatamente l’inganno perché, avrebbe dichiarato in seguito, temeva ritorsioni.
Fu solo nel 1970 che Margaret Keane annunciò, per radio, di essere la vera autrice delle opere che erano state attribuite al marito. Un giornalista del San Francisco Examiner organizzò dunque una sessione di pittura dal vivo al quale avrebbero partecipato sia lei sia Walter: quest’ultimo tuttavia non si presentò. Il caso finì poi in tribunale dopo che Margaret denunciò Walter nel 1986 un giudice ordinò una sessione di pittura dal vivo, ma mentre Walter (dal quale nel frattempo aveva divorziato nel 1965) si rifiutò di partecipare adducendo motivi di salute, Margaret dipinse la sua opera in meno di un’ora. Alla fine, il processo diede ragione a Margaret Keane riconoscendole 4 milioni di dollari di danni.
Tra gli artisti che hanno influenzato il suo lavoro, Margaret Keane citava Amedeo Modigliani, Vincent van Gogh, Gustav Klimt e Pablo Picasso. Tuttavia, nonostante il grande successo commerciale e la fama acquisita, non ottenne lo stesso riscontro da parte della critica.
Addio a Margaret Keane, la pittrice che ha ispirato il film Big Eyes |