È scomparso oggi prematuramente a Torino, all’età di 63 anni, il critico d’arte Luca Beatrice, attuale presidente della Quadriennale di Roma. Colpito da un infarto nei giorni scorsi, è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale delle Molinette. Lascia la moglie Elisa e i figli Giovanni, Niccolò, Stella e Giulia.
Critico d’arte tra i più influenti e apprezzati in Italia, è stato protagonista di una carriera che ha abbracciato diverse decadi e ha saputo costruire un percorso professionale di rilievo, diventando un punto di riferimento nel panorama dell’arte contemporanea. Nato a Torino il 4 aprile 1961, Beatrice ha dedicato la sua vita all’interpretazione dell’arte contemporanea, unendo la sua conoscenza accademica a un approccio divulgativo capace di avvicinare anche i meno esperti al mondo della creatività. Il suo approccio è sempre stato caratterizzato da un equilibrio tra la ricerca accademica e la passione per l’innovazione, elementi che hanno gettato le basi per una carriera di successo.
Luca Beatrice si è laureato in Storia del Cinema alla facoltà di Lettere presso l’Università di Torino per poi specializzarsi alla Scuola di Specializzazione di Storia dell’Arte dell’Università di Siena. Durante gli anni universitari, ha sviluppato un interesse particolare per le avanguardie storiche e per l’arte del Novecento, che lo hanno spinto a esplorare il ruolo dell’arte nella società contemporanea. Per anni ha insegnato storia dell’arte: all’Accademia di Belle Arti di Palermo, all’Accademia di Brera a Milano, allo IAAD di Torino, all’Accademia Albertina di Torino, allo IED di Torino, allo IULM di Milano. In qualità di critico ha scritto a lungo sulla rivista Flash Art, Libero, Corriere Torino e Il Giornale dell’Arte.
La scrittura è sempre stata uno degli strumenti principali attraverso cui Luca Beatrice ha espresso la sua visione dell’arte. Autore di numerosi saggi, cataloghi e articoli per riviste specializzate, oltre che libri per il vasto pubblico, il critico torinese è sempre stato noto per il suo stile caustico, capace di coniugare rigore analitico e accessibilità, senza rinunciare mai al gusto per la provocazione. Tra i suoi libri si possono citare Da che arte stai? Una storia revisionista dell’arte italiana (2010), Pop. L’artista come star (2012), Sex. Erotismi nell’arte da Courbet a YouPorn (2013), Nati sotto il Biscione. L’arte ai tempi di Silvio Berlusconi (2015) e Da che arte stai? 10 lezioni sul contemporaneo (2021), tutti pubblicati per Rizzoli, a cui si possono aggiungere Canzoni d’amore (2018) per Mondadori, Arte è libertà? Censura e censori ai tempi del web (2020) per Giubilei Regnani Editore e Le vite. Un racconto provinciale dell’arte italiana (2023) per Marsilio.
Come curatore, tra i suoi successi spiccano la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2009, dove ha curato, insieme e Beatrice Buscaroli, la mostra Collaudi per il Padiglione Italia, e mostre dedicate ad artisti come Andy Warhol, Edward Hopper, Jackson Pollock e numerosi altri. Ha inoltre curato numerose mostre di artisti come Daniele Galliano, Nicola Bolla, Marco Cingolani e diversi altri. Dal 2010 al 2018 è stato anche presidente del Circolo dei Lettori di Torino.
Tra le mostre più recenti, l’antologica di Andy Warhol al Palazzo Ducale di Genova (2016) e di Edward Hopper a Palazzo Fava, Bologna, e Vittoriano, Roma (2015-2016); le collettive Jackson Pollock e la Scuola di New York, Palazzo Reale, Milano e Vittoriano, Roma 2018; Easy Rider; Il mito della motocicletta come arte, Reggia di Venaria 2018, Warhol and friends, Palazzo Albergati, Bologna 2018, Diabolik alla Mole, Museo del cinema, Torino 2021; Carlo Levi, GAM Torino 2022, Giacomo Soffiantino, Fondazione Ferrero, Alba 2022; Alberto Moravia e la critica d’arte, GAM, Torino marzo 2023; Marco Tamburro, MAXXI, Roma 2023. Per Gallerie d’Italia. Intesa Sanpaolo ha curato al Palazzo Zevallos di Napoli le mostre dedicate a New York, Londra, Berlino e Los Angeles, e la rassegna Futuro presso il Palazzo Leoni Montanari di Vicenza (2020). Ha pubblicato numerosi saggi di critica d’arte e musicale. È stato anche curatore artistico per il memoriale delle vittime dell’Heysel, incarico affidatogli da Juventus FC.
Il fratello Giulio, scrivendo su Facebook, lo ricorda così: “Due fratelli non sono due amici. Sono rami dello stesso albero che possono divergere con gli anni… ma il loro legame sarà eterno. Ciao Luca fai buon viaggio”.