È scomparso ieri a Milano, dopo una malattia che lo tormentava da un anno, l’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa, per lunghissimo tempo attivo in Italia. Era nato nel 1940 a Tonei, un villaggio della Manciuria, regione che era all’epoca uno stato indipendente nell’orbita del Giappone.
Aveva studiato architettura e interior design a Tokyo: laureatosi nel 1963, svolse per qualche tempo la professione di architetto alla quale affiancò quella di artista attivo soprattutto nel campo della performance art. Lasciò il Giappone all’età di ventisei anni e intraprese un viaggio in bicicletta che lo portò in giro per il mondo in diversi paesi: si fermò però in Italia nel 1967 perché, come amava raccontare, a Brindisi gli fu rubata la bicicletta, e l’episodio rappresentò la fine simbolica del suo viaggio. Si stabilì dunque nel 1968 a Milano, dove intrattenne relazioni coi più grandi artisti dell’epoca, tra i quali Enrico Castellani e Antonio Trotta. Nel 1978 fondò la “Casa degli Artisti”, insieme a Jole de Sanna, Luciano Fabro e altri. Ha esposto per la prima volta nel 1969 alla Galleria Sincron di Brescia e, negli stessi anni, comincià a produrre sculture e ambienti, molti dei quali installati poi in modo permanente in diverse città italiane e non solo (tra questi, il famoso Giardino della Casa da tè del Palazzo Pretorio di Certaldo).
Nagasawa ha poi esposto diverse volte alla Biennale di Venezia, una volta a Documenta (nel 1992) e in molti musei italiani e internazionali. Nagasawa è stato anche insegnante: era titolare della cattedra di scultura presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. La sua ultima mostra fu “Galleggiamento” allestita l’anno scorso presso la Galleria Adalberto Catanzaro di Bagheria, in Sicilia, a cura di Bruno Corà. I temi centrali delle sue opere sono stati la sensibilità per la natura, il rispetto per la qualità dei materiali (dalla carta al legno, dalla pietra al metallo) e la riflessione sulla complessa relazione tra Oriente e Occidente, tra presente e passato.
Nell’immagine: Hidetoshi Nagasawa nel 2013. Ph. Giorgio Benni
Addio all'artista Hidetoshi Nagasawa, giapponese ma italiano d'adozione |