È scomparso oggi a Pisa, dopo una lunga malattia, il pittore e scultore Giampaolo Talani. Era nato a San Vincenzo, in provincia di Livorno, nel 1955, ed era noto soprattutto per le sue Partenze, il grande affresco che decora la parete della grande galleria della stazione di Santa Maria Novella a Firenze: si tratta di un’opera monumentale che raffigura una folla di viaggiatori in cammino, e che fu realizzata tra il 2003 e il 2006. Artista versatile, caratterizzato da uno stile figurativo che guardava alle avanguardie storiche del Novecento (principalmente espressionismo e futurismo), aveva esposto in diverse sedi: alla Biennale di Venezia nel 2011, agli Uffizi nel 2008, alla Casa del Mantegna nel 2015 e in numerosi altri contesti, in Italia e all’estero (nel 2009 fu invitato a Berlino per le celebrazioni del ventennale del crollo del muro).
Si era formato all’Accademia di Belle Arti di Firenze e lascia molte opere: suo il ciclo di affreschi che decora la chiesa di San Vincenzo, la Predica di san Bernardino sulla facciata del Palazzo Vescovile di Massa Marittima, la scultura del Marinaio al porto di San Vincenzo, l’altrettanto monumentale Uomo che salva il mare all’Isola del Giglio (opera che celebra il salvataggio dei naufraghi della Concordia a opera della popolazione locale), oltre a due busti di Garibaldi (uno al Quirinale e l’altro a Palazzo Madama) realizzati per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Nel 2015 era stato pubblicato il primo catalogo generale della sua opera. “La vera morte di un artista”, aveva detto Talani, “è dove la ricerca finisce, dove le certezze, gli arrivismi o le illusioni sommergono i dubbi”.
Addio a Giampaolo Talani, l'artista delle partenze |