È scomparso oggi a Parigi, all’età di 92 anni, il grande fotografo Frank Horvat, autore di reportage sociali, di guerra e di viaggio anche per la leggendaria agenzia Magnum. L’annuncio è stato dato dal quotidiano francese Le Figaro: Horvat, nato da una famiglia ebraica di origini ungheresi nel 1928 ad Abbazia (oggi in Croazia, all’epoca in Italia) viveva infatti dal 1955 in Francia.
Fotografo eclettico, fortemente ispirato dall’opera di Henri Cartier-Bresson, Horvat è stato uno dei principali fotografi di moda del XX secolo, perfettamente in grado di cogliere lo spirito glamour del suo tempo. Le sue innovative fotografie di moda sono state pubblicate dagli anni Cinquanta dalle più importanti riviste, come Vogue, Life, Match, Elle, Revue, Die Woche, Camera. Famosi, in particolare, i suoi servizi per Elle, Vogue e Harper’s Bazaar dove le modelle venivano inserite nelle situazioni del quotidiano.
Negli anni Sessanta, Horvat era tornato a lavorare come fotoreporter, soprattutto per la rivista Revue, e negli anni Settanta aveva cominciato a condurre ricerche personali, con lavori importanti come Portraits of Trees (1976–82), Very Similar (1982-86) e New York up and down (1982–87). Negli anni Novanta era stato anche tra i pionieri del digitale: nel 1998 aveva anche sostituito la sua attrezzatura con una piccola macchina digitale che portava sempre con sé, e nel 2011 era arrivato a produrre una applicazione per iPad, chiamata Horvatland, dove aveva raccolto duemila fotografie prodotte in 65 anni di carriera. È stato questo l’ultimo progetto importante della sua carriera.
In Italia si ricorda l’importante monografica dedicatagli nel 2018 dai Musei Reali di Torino, intitolata Frank Horvat: storia di un fotografo, di cui lui stesso era stato il curatore. Le sue fotografie sono state pubblicate in decine di libri, in particolare, soprattutto negli ultimi anni, dall’editore francese OFF Publications. Tra i riconoscimenti ricevuti, il Premio della Fondazione del Centenario (Lugano, Svizzera) per il suo contributo alla cultura europea.
“Fotoreporter attento a un’umanità sconosciuta di mondi lontani”, recitava la presentazione della mostra di Torino, “fotografo di moda che immerge le sue modelle nei fatti quotidiani, è artista sensibile alla storia dell’arte, pronto a confrontarsi con la pittura e affascinato dalla scultura. Un fotografo di paesaggi attratto dal rapporto tra uomo e natura, che si dedica anche a esplorazioni interiori, a virtuosismi digitali e a una ricerca fotografica improntata alla libertà del suo sguardo”.
Addio a Frank Horvat, uno dei grandi nomi della fotografia del XX secolo |