È scomparso a Milano, questa notte, il grande designer Enzo Mari: aveva 88 anni. A dare l’annuncio è stato poco dopo le 9 di stamattina l’architetto Stefano Boeri su Twitter: proprio alla Triennale di Milano (di cui Boeri è presidente) era da pochi giorni cominciata una mostra dedicata al grande maestro italiano del design, nato nel 1932 a Cerano, in provincia di Novara.
Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera studiando arte e letteratura, Mari si dedicò al disegno industriale cominciando a lavorare, venticinquenne, per l’azienda di arredamento Danese. Tra le sue realizzazioni si ricordano il vassoio Putrella e il vaso Pago-Pago per Danese, la sedia Delfina, il “gioco delle favole” (un libro gioco per Corraini edizioni), le posate Piuma, lo spremiagrumi Squeezer per il marchio Alessi. Aveva insegnato anche al Politecnico di Milano e in diversi altri importanti istituti, tra i quali l’Università di Parma dove era stato docente di storia dell’arte. Inoltre aveva vinto ben cinque volte il Compasso d’Oro. Al momento, oltre alla mostra alla Triennale curata da Hans Ulrich Obrist, a Milano era in corso anche la riedizione di una sua famosa mostra del 1973, intitolata Falce e martello. Tre dei modi con cui un artista può contribuire alla lotta di classe, che suscitò grande scalpore all’epoca.
Il collega Alessandro Mendini lo aveva definito “la coscienza di tutti i designer”, mentre Obrist, presentando la mostra alla Triennale la scorsa settimana, lo ritiene un “Leonardo contemporaneo”, data la vastità d’interessi che Enzo Mari ha seguito per tutta la sua lunga e importante carriera.
Addio a Enzo Mari, maestro italiano del design |