I tecnici del Ministero dei Beni Culturali hanno recuperato un affresco cinquecentesco nella chiesa di Santa Maria della Misericordia ad Accumoli, crollata quasi completamente a seguito del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016: a infierire sull’edificio, in particolare, sono state le scosse del 26 e del 30 ottobre 2016. L’affresco, raffigurante santa Caterina d’Alessandria con sant’Agata e santa Lucia, era rimasto in piedi malgrado il crollo di ampie porzioni delle murature contigue e della copertura lignea sovrastante. L’affresco è parte della decorazione originaria della chiesa, edificata nel Cinquecento ma ampiamente ristrutturata tra Sei e Settecento. I personaggi si muovono all’interno di una cornice decorata con motivi floreali: l’autore, almeno stando alle ipotesi del grande studioso Federico Zeri che si occupò di questo ciclo di affreschi, potrebbe essere Baldo de’ Sarofini (Perugia, notizie tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo), artista umbro che risentì della lezione di Carlo Crivelli.
L’affresco, dato il pesante deterioramento subito durante il sisma, è stato staccato: un’operazione che si è resa particolarmente complessa per la tipologia e le condizioni statiche della muratura, ma che è stata considerata la più confacente a garantire la migliore conservazione dell’opera permettendo di conservare la struttura architettonica in cui è nata e l’insieme delle sue caratteristiche materiche. In particolare, per rimuovere l’opera è stata adottata la tecnica dello stacco a massello, che prevede il taglio del muro e quindi l’asportazione, oltre che della pellicola pittorica, anche dell’intonaco e di una parte della muratura. Nel caso dell’affresco di Accumoli, stante il fatto che le murature sono costituite da materiali eterogenei e molto disgregati, si è optato per il recupero dell’intera quinta muraria. I tecnici hanno quindi realizzato una struttura di contenimento con profili di acciaio e assi di legno che ha inglobato la porzione di muratura da recuperare. Si è poi proceduto con il taglio dei collegamenti residui con il resto della muratura e la movimentazione tramite gru per il trasporto al deposito del MiBAC a Cittaducale (Rieti). Prima degli interventi strutturali, si è provveduto a ristabilire la coesione e l’adesione della pellicola pittorica e dello strato di intonaco sottostante.
L’intervento è stato coordinato dall’Unità di Crisi e di Coordinamento Regionale del Lazio, in sinergia con i Vigili del Fuoco e il Comando Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri. “Grazie alla professionalità, la passione e lo spirito di servizio dei funzionari del MiBAC e del personale di tutti i corpi coinvolti in questa operazione”, ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, “prosegue l’attività di recupero dello straordinario patrimonio culturale presente nei territori colpiti dal sisma dell’Italia centrale. Un’opera di grande valore che consente di preservare l’anima stessa delle comunità”.
Nell’immagine, l’affresco recuperato
Sisma del Centro Italia, i tecnici del MiBAC recuperano un affresco cinquecentesco ad Accumoli |