I non udenti potranno visitare il Museo dell’Opera del Duomo a Firenze in maniera più fruibile grazie all’applicazione “Access to Opera”, realizzata proprio dall’Opera del Duomo in collaborazione con le associazioni culturali Prisma e Comunico e con persone sorde e narratori in Lis (Lingua dei Segni Italiana), che hanno partecipato al progetto fin dall’inizio.
“Access to Opera” è un’app multisensoriale costituita da 15 video con spiegazioni delle opere e delle sale più rappresentative del museo che faciliterà la visita del museo non soltanto ai non udenti, ma anche a chi è affetto da altri deficit (cognitivo, culturale, linguistico) e, addirittura, fungerà anche da strumento per sviluppare laboratori didattici nelle scuole e workshop laboratoriali.
L’applicazione è scaricabile sui propri dispositivi mobili come integrazione a quella già esistente e gratuita de Il Grande Museo del Duomo, oppure è possibile usufruirne grazie a degli iPad messi a disposizione dall’Opera su cui l’applicazione è già stata installata.
Luca Bagnoli, Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, ha spiegato: “Per l’Opera di Santa Maria del Fiore queste iniziative rappresentano un cammino volto a condividere il nostro patrimonio, attraverso un’inclusione sempre maggiore e attenta alle opportunità fornite dalle nuove tecnologie, in modo da permetterne una fruizione attiva sempre più consapevole da parte di tutti i pubblici interessati”.
Timothy Verdon, direttore del Museo dell’Opera del Duomo, ha affermato: “La bellezza, vitale e misteriosa, è anche guaritrice e penetra oltre il velo per toccare l’essere umano, anche se sofferente, nel profondo”.
“Access to Opera” è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle iniziative messe in campo dall’Opera per rendere sempre più fruibili e facilitate le visite ai suoi monumenti: Cattedrale di Firenze, Cupola del Brunelleschi, Campanile di Giotto, Cripta di Santa Reparata, Battistero e Museo dell’Opera del Duomo.
Dal 2017, infatti, è già disponibile il percorso tattile TouchAble, così come tante altre attività rivolte alle persone con Alzheimer e altre forme di demenza e per chi se ne prende cura.
In particolare il progetto denominatao Co-OPERA-tività, dopo una prima fase di sperimentazione, dall’inizio di quest’anno, è diventato operativo e le persone possono partecipare alle attività, che sono gratuite, iscrivendosi attraverso le strutture residenziali e le famiglie.
Infine è in fase di sperimentazione un progetto dal nome Liget rivolto alle persone con disturbi del neurosviluppo (autismo e vari) e i loro familiari.
Il Museo del Duomo di Firenze lancia un'applicazione per i non udenti |