Compleanno amaro per l’Accademia di Belle Arti di Carrara, uno degli istituti d’arte più antichi d’Europa: fu fondato infatti dalla duchessa di Massa e Carrara, Maria Teresa Cybo Malaspina, che nel 1769 firmò l’atto che diede vita alla storica accademia carrarese che, nei suoi primi 250 anni di storia, festeggiati proprio nel 2019, ha accolto migliaia di studenti da tutto il mondo, e artisti di portata mondiale. Da gennaio, l’istituto vive però una situazione incresciosa dal momento che si trova senza direzione e, di conseguenza, senza organi di governo e di rappresentanza.
O meglio: l’Accademia un direttore ce l’avrebbe anche. Si tratta di Luciano Massari, scultore, direttore nel triennio concluso (2016-2019) e riconfermato a giugno 2019 a grande maggioranza (41 preferenze su 45 votanti). Tuttavia, la scelta dei docenti dell’istituto (cui spetta l’elezione del direttore) non è mai stata ratificata dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Si tratta di una prassi non prevista dalla legge ma ormai d’uso per tutti gli istituti d’alta formazione artistica e musicale d’Italia. Massari non può tuttavia entrare in carica dal momento che lo statuto dell’Accademia prevede che il direttore, dopo l’elezione da parte dei docenti, venga nominato con decreto ministeriale.
Quando la ratifica del ministero arriva in tempi rapidi, il direttore può cominciare a lavorare e possono formarsi gli organi di governo e di rappresentanza. Viceversa, si blocca tutto: basti pensare che, tra i compiti del direttore (che è anche il rappresentante legale dell’istituto), figurano la convocazione del consiglio accademico e del collegio dei professori con conseguente coordinamento delle attività, l’adozione di provvedimenti d’urgenza, la titolarità delle azioni disciplinari, la stipula delle convenzioni e dei contratti oltre, ovviamente, alla responsabilità dell’andamento didattico, scientifico e artistico dell’Accademia.
Massari ha operato in regime di prorogatio fino a dicembre: da gennaio in poi, ci fa sapere un docente dell’Accademia che abbiamo raggiunto, il ministero non ha mai risposto né alle sollecitazioni del presidente, Antonio Passa (che ha anche inviato una diffida formale) e a quelle dei docenti che si sono rivolti alla segreteria dell’Ufficio di Gabinetto del MIUR. È stato ipotizzato che il ritardo derivi dalle vicende legali in cui Luciano Massari è coinvolto (attualmente è infatti sotto indagine: un esponente politico locale lo ha denunciato per conflitto d’interessi e danno erariale), ma al momento l’iter giudiziario non si è ancora concluso, ragion per cui, osservano i docenti dell’istituto, il ministero potrebbe comunque procedere con una nomina con riserva per non lasciare l’istituto allo sbando e in una situazione di stallo che perdura ormai da quasi sei mesi.
Anche gli studenti, nonostante la situazione difficile (l’Accademia di Carrara, oltre a essere senza direzione e organi di governo e consulta, è chiusa come tutte le accademie italiane per l’emergenza Covid-19), hanno voluto far sentire la propria voce, inviando una lettera al ministro dell’università Gaetano Manfredi, firmata da 500 allievi dell’Accademia (su un totale di circa 850) e lanciando una petizione su Change.org. “L’Accademia di Belle Arti di Carrara”, si legge nel testo della petizione, “si trova in uno stato di estrema difficoltà dovuta soprattutto all’assenza di un Direttore e degli Organi a lui connessi, in cui rimane solo la figura del Presidente a rappresentarla istituzionalmente. Anche da un punto di vista ministeriale nonostante questa situazione perduri da alcuni mesi non sono mai stati presi provvedimenti in merito. Gli studenti, sentendosi abbandonati dalle istituzioni competenti, chiedono quindi al MIUR di agire con urgenza in quanto le conseguenze di questa situazione ledono loro il diritto allo studio e ne rendono il futuro incerto. Le prospettive future che nascono da questa difficile situazione non sono rincuoranti: se oggi gli studenti accusano un forte senso di abbandono e incertezza è possibile comprendere come per loro sarà difficile diventare gli artisti, i curatori e i teorici dell’arte del domani”.
L’Accademia, peraltro, ha in programma progetti di grande importanza, a cominciare dalla grande prima monografica su Giovanni Antonio Cybei, già annunciata (ma che slitterà, come tutte le mostre in Italia, per l’emergenza sanitaria), oltre alle collaborazioni internazionali. Senza che venga sbloccata la situazione, il rischio è quello di far perdurare un limbo che rischia di nuocere ulteriormente ai docenti, agli studenti, alla città che lo ospita e all’Italia tutta, dal momento che l’Accademia di Carrara è notissima nel mondo (si pensi che un terzo degli iscritti viene dall’estero: nella classifica della popolazione straniera, l’istituto apuano è tra i primi in Italia), ed è da duecentocinquant’anni un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale.
Nella foto: tre dei gessi di Antonio Canova dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.
L'Accademia di Carrara abbandonata dal ministero: da mesi docenti e studenti chiedono direttore |