A Parigi si parla di rendere permanente il braciere olimpico


Il braciere olimpico di Parigi 2024 potrebbe diventare un’opera permanente, una nuova attrazione turistica per la città: è ciò di cui si parla al momento in Francia.

Durante la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 ha stupito il mondo intero: mai infatti si era visto prima d’ora un braciere olimpico volante, come quello progettato dal designer francese Mathieu Lehanneur, classe 1974, noto per il suo approccio che fonde scienza e bellezza. E adesso, il braciere volante potrebbe diventare permanente, una nuova attrazione per la capitale francese: la grande mongolfiera che, durante l’inaugurazione delle Olimpiadi, si è librata sopra il cielo di Parigi, nel giardino delle Tuileries, è al centro di una discussione riguardo il suo futuro.

Sono state lanciate già due petizioni per chiedere di rendere permanente l’opera, installandola magari fuori da uno stadio. L’idea è che rendere permanente il braciere olimpico possa far risuonare anche nel futuro l’eredità dei Giochi di Parigi 2024. Senza contare che sarebbe un motivo in più per tornare a Parigi. C’è poi anche chi propone di lasciare il braciere alle Tuileries, con l’idea di trasformarlo in una grande attrazione turistica.

La sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha già dimostrato apertura in questo senso. “È un oggetto straordinario, magnifico, e anche il luogo in cui si trova è magnifico”, ha dichiarato in un’intervista a France Bleu, e ha detto che il braciere, assieme agli anelli olimpici sulla Torre Eiffel e alle statue delle grandi donne francesi anch’esse esposte durante la cerimonia d’apertura, è uno dei “tre oggetti iconici” che la prima cittadina desidera preservare anche dopo la fine dei Giochi. “Questi tre magnifici oggetti artistici simbolici meritano tutta la nostra attenzione. Sono senza dubbio oggetti iconici, fanno anche parte di un’eredità dei Giochi, che vorremmo conservare. Ma dobbiamo lavorarci su”.

Il braciere olimpico di Parigi 2024. Foto: Raphaël Lafargue
Il braciere olimpico di Parigi 2024. Foto: Raphaël Lafargue
Il braciere olimpico di Parigi 2024. Foto: Raphaël Lafargue
Il braciere olimpico di Parigi 2024. Foto: Raphaël Lafargue
Il braciere olimpico di Parigi 2024. Foto: Raphaël Lafargue
Il braciere olimpico di Parigi 2024. Foto: Raphaël Lafargue
Il braciere olimpico di Parigi 2024. Foto: Raphaël Lafargue
Il braciere olimpico di Parigi 2024. Foto: Raphaël Lafargue
Il braciere olimpico di Parigi 2024. Foto: Raphaël Lafargue
Il braciere olimpico di Parigi 2024. Foto: Raphaël Lafargue

Il braciere olimpico brucia dallo scorso venerdì 26 luglio, quando alle ore 23:24 i due atleti francesi Marie-José Pérec e Teddy Riner lo hanno acceso al termine della cerimonia d’apertura. Non si tratta di una vera fiamma: Lehanneur lo ha infatti progettato in maniera sostenibile, in modo che bruci senza combustibile, attraverso un gioco di luci alimentate con energia elettrica rinnovabile (tutta prodotta in Francia), 40 faretti led disposti lungo un anello di 7 metri di diametro, mentre per dare l’effetto del fumo è stata creata una sottile nebbiolina con acqua nebulizzata che esce da 200 ugelli. Alto 30 metri, si eleva a oltre 60 metri dal suolo ed è visibile in tutta la sua magnificenza dal tramonto fino alle 2 di ogni notte. L’organizzazione di Parigi 2024 ha anche offerto la possibilità di avvicinarsi al braciere, a 10.000 persone che hanno comperato l’apposito biglietto (300 ingressi ogni quarto d’ora al Giardino delle Tuileries, con orario 11-19).

Questo innovativo braciere è stato immaginato come un omaggio al primo volo della storia dell’umanità, che si svolse a Parigi nel 1783, quando lo scienziato Pilâtre de Rozier e il marchese d’Arlandes solcarono i cieli sulla base delle ricerche dei fratelli Montgolfier. Sempre in Francia, mentre i Montgolfier sviluppavano il loro pallone ad aria calda in modo piuttosto empirico, il fisico Jacques Charles inventò il pallone a gas , riempito di idrogeno. Un pallone più potente, più sicuro e più sofisticato, decollò qualche giorno dopo il volo di Pilâtre de Rozier, dallo stesso punto del Jardin des Tuileries, di fronte a 400.000 persone attonite. E ancora, cento anni dopo la prima avventura in mongolfiera, nel 1878, fu ancora una volta alle Tuileries che un ingegnere francese, Henri Giffard, inventò il pallone frenato, costituito da un pallone a gas e da un argano a vapore, che avrebbe avuto un successo strepitoso.

“L’accensione del Calderone”, ha detto Tony Estanguet, presidente del comitato organizzatore di Parigi 2024, “è sempre un momento clou dei Giochi, perché segna l’inizio dei Giochi. A Parigi 2024, siamo stati ancora una volta molto ispirati e, con Mathieu Lehanneur, abbiamo voluto portare il concetto ancora oltre. Con un braciere volante abbiamo voluto rendere omaggio allo spirito di audacia, creatività, innovazione - e talvolta follia! - della Francia, al centro del DNA di Parigi 2024. Il braciere è anche il simbolo del nostro slogan: Games Wide Open. Situato nel cuore della città, nel Giardino delle Tuileries, vicino alla Senna per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici e in fondo agli Champs-Elysées e a Place de la Concorde per la cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici, sarà anche visibile al pubblico tramite un sistema di biglietteria gratuita”.

“Questo braciere assolutamente unico rappresenta tutto lo spirito che volevo dare agli oggetti olimpici e paralimpici”, ha detto il designer Mathieu Lehanneur. “Leggero, magico e unificante, sarà un faro nella notte e un sole a portata di mano durante il giorno. Il fuoco che arde al suo interno sarà fatto di luce e acqua, come un’oasi fresca nel cuore dell’estate”.

“Il Giardino delle Tuileries”, afferma invece la direttrice del Louvre, Laurence des Cars, “è un luogo completamente aperto alla città. È il più grande spazio verde nel cuore di Parigi ed è anche, con quasi 14 milioni di visitatori all’anno, il parco più visitato. La forma insolita di questo bacino d’acqua risuona magnificamente con la storia della tenuta nazionale del Louvre, su cui i palloni lasciano il segno dal 1783: un luogo di innovazione tecnologica, un luogo di storia e immagini e un luogo di intrattenimento per la gente”. Riuscirà il braciere a diventare permanente?


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