Ritrovato importante dipinto di Francesco Hayez che si riteneva disperso. Ora andrà in asta


È stato ritrovato un importante dipinto di Francesco Hayez del 1838, che si riteneva fosse andato disperso. Andrà in asta il prossimo 16 giugno.

Una importante aggiunta al catalogo di Francesco Hayez (Venezia, 1791 - Milano, 1882), il più grande artista del Romanticismo italiano: si tratta di un quadro raffigurante Luigi XIV e Mademoiselle de La Vallère, opera del 1838 che era ritenuta dispersa e che uno dei massimi esperti dell’arte del periodo, lo storico dell’arte Fernando Mazzocca, identifica con un dipinto di Hayez che venne esposto nel 1838 all’Accademia di Brera col titolo La Vallère: all’epoca, il proprietario era il collezionista Antonio Repossi di Chiari. L’opera andrà in asta il prossimo 16 giugno alla casa Il Ponte.

La scena che Hayez raffigura nel dipinto è quella di un incontro tra il re di Francia e la cortigiana Louise de la Vallère, che fu per qualche tempo la sua amante prediletta. Una donna tanto famosa da diventare persino protagonista di opere letterarie: nel 1804, infatti, la scrittrice Stéphanie Félicité du Crest, contessa di Genlis, diede alle stampe un romanzo intitolato La duchesse de la Vallière suivie de sa vie penitente, che ebbe larghissima fortuna. E una certa fortuna dovette avere anche il dipinto di Hayez, tanto che è nota anche un’altra versione, risalente al 1857 circa, eseguita per il marchese Antonio Busca (e che nella sua collezione già vantava un altro dipinto di Hayez, la Galatea del 1844). La versione del 1857 è tuttavia nota solo da un’incisione di Domenico Gandini su disegno di Angelo Trezzini: adesso è stato invece possibile trovare il prototipo originale di Hayez sul tema dell’amante di Luigi XIV. Il soggetto, spiega Fernando Mazzocca, era popolarissimo in Francia, e in Italia era stato portato per la prima volta all’inizio degli anni Venti da Giovanni Migliara (Alessandria, 1785 – Milano, 1837) e successivamente ripreso da altri artisti.

Per avvalorare l’identificazione, Mazzocca cita una recensione della mostra del 1838 scritta da Ignazio Fumagalli e pubblicata sulla rivista Biblioteca italiana: vi si legge che il dipinto rappresenta “Luigi XIV penetrato nel recinto della Carità per trarne l’amante. Questa inginocchioni si attiene con la manca a una colonna ripugnando il monarca [...]. Ma l’affettuoso contrasto di quella illustre pentita, la compostezza di una suora meravigliata e pensosa nel mezzo del quadro, e l’armonia di tutto il dipinto fanno di questo piccolo lavoro uno dei più preziosi ornamenti della nostra esposizione”. La descrizione corrisponde a ciò che si vede nel dipinto che andrà in asta. Peraltro, all’epoca l’opera fu molto apprezzata.

“Lasciando la descrizione dell’ambiente sullo sfondo, dove si intravede un chiostro con le figure delle monache appena accennate”, scrive Fernando Mazzocca nella scheda del catalogo, “Hayez ha preferito concentrarsi sulla rappresentazione dei personaggi principali: i due amanti e una figura, che assume un certo rilievo, testimone pensosa della vicenda. Come sulla scena di un melodramma dell’epoca i due protagonisti appaiono in posa esprimendo con i gesti e lo sguardo i loro sentimenti e il contrasto che li divide. Hayez si conferma quindi come insuperabile interprete delle passioni, ma anche come un superbo regista attento a tutti gli elementi, dalla resa dell’ambiente a quella dei costumi, restituiti con grande fedeltà. Ma proprio i costumi son poi occasione per dimostrare la propria abilità pittorica affidata a uno straordinario senso delle variazioni cromatiche”.

Del dipinto si erano perse le tracce: è stato individuato di recente tra i beni di un collezionista privato che, peraltro, non sapeva di avere un’opera così importante. “Capita spesso che collezionisti privati abbiamo tra i loro soggetti opere di cui non sanno riconoscere il valore, per questo è molto importante affidarsi ad esperti”, ha dichiarato, all’Ansa, Matteo Gardonio, capo dipartimento di Dipinti e Sculture del XIX e XX secolo del Ponte che ha organizzato l’asta a Palazzo Crivelli a Milano il 16 giugno. “Questo olio su tela era ormai stato dato per perduto, ritrovarlo una grande gioia, colpisce soprattutto per il suo cangiantismo cromatico, utilizzato nelle vesti e nei costumi dell’epoca”. L’asta partirà con una stima di 38-40.000 euro.

Immagine: Francesco Hayez, Luigi XIV e Mademoiselle de La Vallère (1838; olio su tela, 70 x 95 cm)

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Ritrovato importante dipinto di Francesco Hayez che si riteneva disperso. Ora andrà in asta


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