Torna ad arricchire la sala Campori del Museo Civico di Modena, dopo cinque mesi di restauro, L’alcolizzato attribuito al pittore lombardo Giuseppe Molteni (Milano, 1800-1860). È grazie al generoso contributo del Lions Club, offerto nell’ambito dell’anno lionistico 2024-2025, che è stato possibile finanziare l’intervento conservativo.
Il dipinto, ricondotto all’artista milanese Giuseppe Molteni, si distingue per la resa vivida e realistica del soggetto: il naso largo e schiacciato, enfatizzato nel suo aspetto deforme dal contrasto con gli occhi piccoli, la capigliatura arruffata e il cappello largo e sformato. L’espressione bonaria del volto ha portato a interpretare l’immagine come una libera rappresentazione di un alcolizzato, titolo con cui l’opera è stata catalogata nella Galleria Campori. Il dipinto si inserisce nel filone della pittura di genere, che nell’Ottocento si concentrò sulla raffigurazione di scene di vita quotidiana e personaggi delle classi popolari, trovando in Lombardia e in Molteni uno dei principali interpreti.
L’intervento di restauro è stato eseguito da Federica Romagnoli sotto la direzione del Museo Civico e l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Dopo un’accurata fase iniziale di consolidamento degli strati pittorici e di analisi diagnostiche condotte da Andrea Rossi, il restauro ha previsto la rimozione delle vecchie vernici ingiallite e dei ritocchi alterati. Successivamente, è stato effettuato un intervento pittorico rispettoso dell’originale mirato a ridurre l’impatto visivo delle lacune.
Oltre a restituire i valori cromatici al dipinto, il restauro ha riportato alla luce dettagli di grande forza espressiva, come l’intensità del volto, enfatizzata dal candore della camicia, e la fattura del mantello del protagonista. Anche la cornice ha subito un intervento di recupero, che ha incluso pulitura, integrazione pittorica e una ricostruzione filologica degli elementi decorativi mancanti.
Un aspetto particolarmente significativo del restauro è stato il suo svolgimento all’interno del Museo, davanti al pubblico, che ha avuto l’opportunità di dialogare con la restauratrice e gli storici dell’arte. Questo approccio ha permesso ai visitatori di comprendere più a fondo il processo di conservazione e di scoprire le attività solitamente svolte dietro le quinte. L’iniziativa fa parte del progetto “restauri a vista”, pensato per coinvolgere attivamente il pubblico e sensibilizzarlo sul lavoro di tutela del patrimonio artistico.
Con questo intervento, il Lions Club Modena Estense ha dato un contributo significativo alla conservazione di una delle più importanti collezioni artistiche della città. Attualmente, nelle sale del Museo è in corso un ulteriore restauro, dedicato al dipinto di Antonio Randa raffigurante Gesù addormentato sulla croce. I lavori proseguiranno nel fine settimana, nelle giornate di sabato e domenica 22 e 23 marzo, dalle ore 15 alle 18. Questo restauro è reso possibile grazie al sostegno del Museo Marmottan-Monet di Parigi, dove l’opera, una volta restaurata, sarà esposta nella mostra L’empire du sommeil, in programma dal 9 ottobre 2025 al 1° marzo 2026.