In Francia è ricomparsa una tela di Henri Matisse dimenticata: si tratta di La Villa Bleue, opera del 1918 realizzata a Nizza, parte di una serie di cinque dipinti raffiguranti lo stesso soggetto, e che non era mai stata esposta prima in pubblico. L’opera è importante perché si colloca agli esordi del periodo nizzardo di Matisse: il dipinto verrà messo in vendita dalla casa Millon in un’asta che si terrà dal 9 al 10 marzo. Stima: tra i 150 e i 200.000 euro.
Henri Matisse arrivò a Nizza nel dicembre del 1917. Fu subito affascinato dalla luce del sud e dai suoi toni argentati. “Quando ho capito che ogni mattina avrei rivisto questa luce”, ebbe a dire Matisse, “non potevo credere alla mia felicità. Ho deciso di non lasciare Nizza e ci ho vissuto praticamente per tutta la mia esistenza”. Nonostante la guerra, Matisse non smise di dipingere e proseguì la sua ricerca sulla luce, iniziata a Saint Tropez nel 1904 con Paul Signac, poi a Collioure nel 1905 con André Derain e in Marocco. Ma è a Nizza che la luce trova la sua pienezza. Lì, Matisse ha prodotto le sue opere mature più importanti.
Attraverso la corrispondenza che Matisse ha inviato a Camoin, abbiamo la testimonianza che questa serie di dipinti di Villa Bleue e dei suoi dintorni lo aveva particolarmente preso. Così si stabilì per due mesi sulle colline attorno a Nizza per essere il più vicino possibile a questa natura e a questo edificio che lo affascinavano, in seguito alla requisizione da parte dei tedeschi dell’albergo Beau Rivage in cui alloggiava. Questa serie di Matisse offre così l’opportunità di entrare nell’intimità del pittore, di capire il suo processo creativo e la visione che ha voluto rendere di questo paesaggio che lo ha affascinato.
Ad oggi, come anticipato, si conoscono cinque opere dipinte nel 1918 da Matisse dalla Villa Bleue. Uno di questi fu acquistato molto presto da Alfred C. Barnes nel 1925 dal commerciante Paul Guillaume e può essere visto oggi nella Collezione Barnes a Filadelfia.
La tela che Millon metterà in vendita è la più audace degli altri dipinti della stessa serie, e sfida l’osservatore con la sua composizione d’avanguardia. Henri Matisse non cerca semplicemente di raffigurare un paesaggio dilliaco, ma cerca di suscitare un’emozione, attraverso vari mezzi come la luce, i colori e la disposizione degli elementi. L’albero posto al centro della composizione è il soggetto principale dell’opera: la forza del paesaggio è accentuata dall’allungamento del tronco e dei rami. Il nero del tronco, considerato un colore da Henri Matisse, contrasta con l’azzurro del cielo e fornisce una forte dimensione spirituale. Attraverso questa ricerca di espressività, Matisse afferma il suo desiderio di rinnovare costantemente il linguaggio pittorico come il suo contemporaneo Pablo Picasso nello stesso periodo.
Nell’immagine, l’opera di Matisse.
Francia, dopo più di cent'anni riscoperta un'opera di Matisse dimenticata. Andrà in asta |