Due mostre per celebrare i 70 anni della scomparsa di Alberto Martini, genio simbolista


Nel 2024 ricorre l’anniversario della scomparsa di Alberto Martini, uno degli artisti più influenti e visionari del panorama simbolista, e sono in preparazione le celebrazioni per ricordare l’importanza della sua figura. Due mostre, una a Oderzo e una a Milano, esploreranno la sua produzione.

Nel 2024 ricorre l’anniversario della scomparsa di Alberto Martini (Oderzo 1876 – Milano 1954), uno degli artisti più influenti e visionari del panorama simbolista e precursore del surrealismo, e sono in preparazione le celebrazioni per ricordare l’importanza della sua figura. Questi eventi, promossi dalla Fondazione Oderzo Cultura, culmineranno in due grandi mostre in programma per l’autunno: Le Storie Straordinarie. Alberto Martini ed Edgar Allan Poe al Palazzo Foscolo di Oderzo e Alberto Martini. La Danza Macabra al Castello Sforzesco di Milano.

Le celebrazioni, concepite per immergere il pubblico nel mondo unico e visionario di Alberto Martini, mirano a rivelare la sua raffinata tecnica, il potente immaginario, la dimensione intellettuale di respiro europeo e i misteri delle sue creazioni.

Definito dalla stampa inglese come “Italian pen-and-ink genius” in occasione della mostra londinese del 1914, Martini è stato un protagonista del panorama artistico internazionale tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Pittore, ma soprattutto illustratore di opere letterarie, Martini ha mostrato una predilezione per il disegno che ha forse limitato la sua fama tra i posteri. Tuttavia, le sue invenzioni visionarie hanno fertilizzato l’immaginario di artisti, musicisti, autori di fumetti e registi, come Dylan Dog e Alfred Hitchcock, contribuendo a rinnovare l’attenzione sulla sua straordinaria arte.

Nel 70° anniversario dalla sua scomparsa, Oderzo, città natale di Martini e sede della Pinacoteca a lui dedicata, diventa dunque il centro propulsore delle celebrazioni grazie alla Fondazione Oderzo Cultura. L’evento principale sarà la mostra Le Storie Straordinarie. Alberto Martini ed Edgar Allan Poe, che si terrà a Palazzo Foscolo dal 27 settembre 2024 al 25 marzo 2025. Curata da Paola Bonifacio e Alessandro Botta, con il coordinamento scientifico di Carlo Sala, la mostra presenterà oltre 120 opere tra dipinti, disegni e volumi, molte delle quali inedite o mai esposte prima.

Alberto Martini, Autoritratto (1911; carboncino, carta nocciola chiaro; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, Autoritratto (1911; carboncino, carta nocciola chiaro; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, Allegoria della guerra. La Guerra (penna e inchiostro, inchiostro di china Milano, Castello Sforzesco, Gabinetto dei Disegni) Comune di Milano ©tutti i diritti di legge riservati
Alberto Martini, Allegoria della guerra. La Guerra (penna e inchiostro, inchiostro di china Milano, Castello Sforzesco, Gabinetto dei Disegni) Comune di Milano ©tutti i diritti di legge riservati
Alberto Martini, Farfalle (Felina) (1915; Litografia in bianco e nero; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, Farfalle (Felina) (1915; Litografia in bianco e nero; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, Metempsycose plastique (1930; olio su tela; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, Metempsycose plastique (1930; olio su tela; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, L’uomo che crea (1928; olio su tela, 103 x 78 cm; Rovereto, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto) ©Archivio Fotografico e Mediateca Mart
Alberto Martini, L’uomo che crea (1928; olio su tela, 103 x 78 cm; Rovereto, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto) ©Archivio Fotografico e Mediateca Mart
Alberto Martini, Nel sonno (1906; olio su tela, 110 x 115,5 cm; Milano, Galleria d’Arte Moderna) ©Comune di Milano – tutti i diritti riservati – Galleria d’Arte Moderna di Milano
Alberto Martini, Nel sonno (1906; olio su tela, 110 x 115,5 cm; Milano, Galleria d’Arte Moderna) ©Comune di Milano – tutti i diritti riservati – Galleria d’Arte Moderna di Milano
Alberto Martini, L'esprit travaille (1929; olio su tela, 54,8 x 38,3 cm; Treviso, Musei Civici di Treviso)
Alberto Martini, L’esprit travaille (1929; olio su tela, 54,8 x 38,3 cm; Treviso, Musei Civici di Treviso)

Questa esposizione si propone come un percorso volto a far scoprire l’universo martiniano e seguirne la maturazione. Con un occhio di riguardo al suo mondo onirico e al “lato oscuro” della sua arte, la mostra metterà in luce la famosa serie di illustrazioni a china dei racconti fantastici di Edgar Allan Poe. Diffusi in Europa soprattutto nella traduzione francese di Charles Baudelaire del 1856, i racconti di Poe colpirono profondamente l’immaginazione degli artisti del tempo. La mostra includerà mirati confronti con opere di Gaetano Previati, Illemo Camelli, James Ensor ed Édouard Manet, evidenziando l’originalità e la forza visionaria delle illustrazioni di Martini, realizzate tra il 1905 e gli anni Trenta.

Parallelamente, a Milano, il Castello Sforzesco ospiterà la mostra Alberto Martini. La Danza Macabra dal 2 ottobre 2024 al 19 gennaio 2025. Questa esposizione presenterà circa sessanta preziosi disegni conservati nel Gabinetto dei Disegni e nella Raccolta delle Stampe A. Bertarelli del Castello Sforzesco, intorno al tema della Danza macabra. La mostra includerà anche esempi di grafica europea sul tema della Totentanz, con opere di Michel Wolgemut, Hans Holbein, James Ensor, Gaetano Previati, Félicien Rops, Luigi Russolo e altri.

Promosse dalla Fondazione Oderzo Cultura, con il supporto organizzativo di Villaggio Globale International, le celebrazioni contano su un team curatoriale composto da Paola Bonifacio e Alessandro Botta, affiancati da un comitato scientifico di esperti di fama internazionale: Giorgio Marini, Rodolphe Rapetti, Giandomenico Romanelli, Carlo Sisi, Francesca Tasso, Fabrizio Malachin e Debora Rossi. Il coordinamento scientifico delle celebrazioni è affidato a Carlo Sala.

Le celebrazioni coinvolgono diverse istituzioni: il Castello Sforzesco di Milano, i Musei Civici di Treviso, l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia - ASAC, il Comune di Garda, l’Istituto Italiano di Cultura e la sede della Regione del Veneto a Bruxelles. A Treviso, una sala monografica dedicata a Martini al Museo Bajlo, inaugurata nel 2022, continuerà a esplorare la modernità della sua lezione artistica.

La Fondazione Oderzo Cultura pubblicherà con Dario Cimorelli Editore un volume di studi intitolato Alberto Martini. Artista Europeo e i cataloghi delle mostre di Oderzo e Milano, che saranno presentati durante le “Giornate Martiniane” a novembre. Il volume studio, curato da Paola Bonifacio e Alessandro Botta, rappresenta un importante punto di arrivo per la valorizzazione della figura di Alberto Martini, dato che ad oggi non esiste ancora uno studio sistematico sull’autore. A contribuire a questa pubblicazione vi saranno saggi di: Paola Bonifacio, Alessandro Botta, Stefano Brenna, Lia Durante, Vittorio Pajusco, Francesco Parisi, Nicola Pasqualicchio, Rodolphe Rapetti, Giandomenico Romanelli, Elisabetta Staudacher, Viviana Triscari, Letizia Ughetto Monfrin, Giorgio Villani.

Inoltre, altre città italiane come Treviso e Venezia parteciperanno alle celebrazioni con esposizioni e iniziative di primo piano. A Treviso, la collaborazione tra la Fondazione Oderzo Cultura e i Musei Civici di Treviso, che ha già portato nel 2022 all’apertura di una sala monografica dedicata a Martini al Museo Bajlo, vedrà una serie di eventi per ricordare i 70 anni dalla morte dell’artista, interrogandosi sulla modernità della sua lezione artistica. A Venezia, l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee - ASAC della Biennale di Venezia promuoverà un percorso specifico per giovani studenti e ricercatori, dedicato all’illustrazione e alla grafica in relazione alla figura di Alberto Martini. Infine, a Garda sarà allestita una selezione di illustrazioni del ciclo della Divina Commedia, mentre all’estero, in Belgio e in Francia, si stanno definendo appuntamenti ed esposizioni per rinnovare la fama e la conoscenza di Alberto Martini.

Alberto Martini, Episodio boccaccesco (1899-1905; penna su carta, 247 x 205 mm; Verona, Biblioteca Civica)
Alberto Martini, Episodio boccaccesco (1899-1905; penna su carta, 247 x 205 mm; Verona, Biblioteca Civica)
Alberto Martini, Le Roi peste (1905; penna, pennello, inchiostro di china nero su cartoncino, 356 x 251 mm; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, Le Roi peste (1905; penna, pennello, inchiostro di china nero su cartoncino, 356 x 251 mm; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, Autoritratto – Biglietto da visita (1914; litografia, 155 x 200 mm; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, Autoritratto – Biglietto da visita (1914; litografia, 155 x 200 mm; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, La Bocca (1915; litografia, 638 x 547 mm; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, La Bocca (1915; litografia, 638 x 547 mm; Oderzo, Fondazione Oderzo Cultura)
Alberto Martini, Il belletto (1914-15; litografia colorata a mano, 127 x 52 mm; Verona, Biblioteca Civica)
Alberto Martini, Il belletto (1914-15; litografia colorata a mano, 127 x 52 mm; Verona, Biblioteca Civica)
Alberto Martini, Farfalla crepuscolare (1912-1913; pastello su carta, 440 x 600 mm; Collezione privata)
Alberto Martini, Farfalla crepuscolare (1912-1913; pastello su carta, 440 x 600 mm; Collezione privata)

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