La National Gallery di Londra celebra il 190° compleanno del grande impressionista Camille Pissarro (Charlotte Amalie, 1830 – Parigi, 1903) con l’acquisizione di un capolavoro dell’artista, Tardo pomeriggio sul nostro prato (1887), che era in prestito presso il museo londinese dal novembre 2019. È la dodicesima opera di Pissarro a entrare nelle raccolte della National Gallery (ma è la prima del Picasso “divisionista”, nonché la prima degli anni Ottanta) ed è entrata a far parte della collezione dopo che il suo proprietario, James Francis George Wilson, l’ha ceduta come forma di pagamento di una tassa di successione (in Inghilterra è consentito corrispondere l’imposta cedendo allo stato opere d’arte: l’istituto che regola questa forma di scambio si chiama Acceptance in lieu). È già visibile nella sala 44 del museo.
Eseguito nel 1887, il dipinto fu acquistato l’anno dopo dallo storico gallerista degli impressionisti, il mercante Paul Durand-Ruel, dopodiché fu mostrato in diverse esposizioni e, negli anni Cinquanta, fu acquistato da William Waldorf Astor, terzo visconte di Astor, quindi ereditato alla sua scomparsa dalla moglie Janet Bronwen Astor, deceduta nel 2017. L’opera raffigura il giardino di una proprietà di Pissarro ad Eragny, in Francia, dove il pittore si era stabilito nel 1884 con la sua famiglia e dove visse per una ventina d’anni. È un’idilliaca veduta di campagna, di quelle che Pissarro realizzò spesso in questi anni, anche per studiare gli effetti dei cambi di stagione sul paesaggio. Nel dipinto compare anche una figura, quella della moglie di Pissarro, rappresentata in piedi con una cesta in una mano, e l’altra poggiata sui fianchi. Le lunghe ombre proiettate dagli alberi non lasciano dubbi sul momento della giornata.
Probabilmente l’opera fu cominciata en plein air per essere terminata in studio: una prassi tipica degli impressionisti. Tecnicamente, il Tardo pomeriggio sul nostro prato si avvicina molto allo stile del giovane Georges Seurat (Parigi, 1859 – Gravelines, 1891), a cui Pissarro si era avvicinato proprio nel 1887, adottandone la tecnica fatta di piccoli punti di colore puro giustapposti. Lo vediamo soprattutto nel prato, dove una prima stesura di verde e giallo è coperta con striature rosa, oppure nelle aree in ombra, dove tocchi di blu e arancione vengono sovrapposti ai verdi scuri, in accordo alla teoria dei colori complementari, per dare più luce all’opera: ne risulta un’opera particolarmente luminosa e vibrante.
“La freschezza e il superbo stato di conservazione di questo dipinto”, afferma Christopher Riopelle, curatore dei dipinti post-1800 alla National Gallery, “ci consentono di vedere Picasso in un momento fondamentale della sua carriera, che prima d’ora non era rappresentato alla National Gallery. Rallenta la sua usuale tecnica rapida e improvvisatrice per realizzare composizioni puntiniste che registrano le fluttuazioni della luce e dell’atmosfera con una precisione minuta e squisita”.
“Pissarro è ben rappresentato alla National Gallery”, afferma il direttore del museo, Gabriele Finaldi, “ma il Tardo pomeriggio nel nostro prato dimostra un aspetto del suo lavoro che finora era assente e che rappresenta la sua temporanea adozione, negli anni Ottanta dell’Ottocento, della tecnica divisionista di cui fu pioniere Seurat, in un dipinto caratterizzato da piccoli tocchi di colore puro per ottenere ricchi effetti luminosi. È un esempio superbo e sono grato all’Acceptance in lieu per aver guidato il dipinto nella collezione nazionale per il godimento di tutti”.
“Sono lieto di annunciare che un paesaggio di Camille Pissarro è stato acquisito attraverso l’Acceptance in lieu”, dice Edward Harley, presidente dell’Acceptance in Lieu Panel, “ed è stato allocato alla National Gallery. Considerata uno dei momenti salienti di questa fase neo-impressionista, è un’opera meravigliosa e gode di una provenienza rilevante, e spero che il suo esempio incoraggi altri ad avvalersi dell’Acceptance in Lieu per portare grandi opere d’arte nelle nostre collezioni”.
Nell’immagine: Camille Pissarro, Tardo pomeriggio sul nostro prato (1887; olio su tela, 54 x 65 cm; Londra, National Gallery)
Un capolavoro “divisionista” di Camille Pissarro acquisito dalla National Gallery |