Trasferta in Cina per Impression, soleil levant, il capolavoro del 1872 con cui Claude Monet (Parigi, 1840 - Giverny, 1926) ha dato il via all’impressionismo, dal momento che si tratta del quadro da cui l’intero movimento prende nome. L’opera è conservata al Musée Marmottan Monet di Parigi e si appresta a lasciare la Francia per un viaggio cinese, in occasione di una mostra che terrà il capostipite dell’impressionismo in Estremo Oriente dal 17 settembre 2020 al 3 gennaio 2021: la rassegna sarà allestita al One Art Museum di Shanghai. Quattro mesi durante i quali i francesi e i turisti che hanno programmato un viaggio a Parigi non potranno vedere l’opera (occorre infatti aggiungerci i 14 giorni di quarantena previsti dalla normativa cinese: il quadro lascerà dunque il museo il prossimo 30 agosto). A rivelare in esclusiva la notizia è il quotidiano Le Figaro, in un articolo di Eric Biétry-Rivierre.
“Il Covid-19”, ha spiegato Marianne Mathieu, direttore scientifico del Musée Marmottan Monet, “ha rovinato le nostre attività all’estero. Prima della pandemia producevamo dai tre ai quattro eventi all’anno, grazie ai quali il nostro istituto era in grado di autofinanziarsi al 100%. Inoltre, a inizio marzo, era prevista una presentazione di alcuni nostri capolavori a Shanghai, che però è stata annullata, cosa che non ci era mai successa prima. L’abbiamo allora rimpiazzata con impressionisti' target='_blank'>una tappa a Bologna, ma anche questa è stata rinviata all’ultimo e la nostra selezione di opere si è dunque trovata confinata là. Infine, un’altra mostra su Monet prevista in Nuova Zelanda questo mese è stata anch’essa annullata”.
Così, appena la situazione si è sbloccata, il Marmottan Monet ha riavviato il progetto di portare le opere del museo in Cina, incluso il capolavoro dell’artista parigino. La mostra di Shanghai prevede un’esposizione delle tele di Monet assieme a stampe di Hokusai e Hiroshige per mostrare al pubblico le influenze che l’arte giapponese ha avuto sul padre dell’impressionismo. Ci saranno poi tele di due artisti contemporanei francesi (Vicky Colombet e Gérard Fromanger) che si ispirano agli impressionisti. E ci sarà anche una ricostruzione in 3d del porto di Le Havre nel 1872. Il museo assicura che si tratta di una mostra sentita: “il prestito di Impression, soleil levant ci viene spesso richiesto”, prosegue Mathieu. “Ma la nostra politica prevede che il dipinto venga prestato solo se la mostra in cui è prevista la sua esposizione ha un interesse scientifico. Ma anche se c’è un interesse simbolico. E si tratta del caso di questa mostra: il viaggio di Impression a Shanghai segna la ripresa delle attività tra i musei, anche i più lontani”.
Per Impression, soleil levant si tratta addirittura del quarto viaggio in cinque anni: in pratica, occorre azzeccare il periodo giusto per poter vedere il capolavoro nella sua sede. L’opera è stata infatti, nel 2015, a Tokyo e a Kyoto, nel 2017 a Le Havre e nel 2019 a Canberra. Inoltre è già previsto un ulteriore viaggio, nel 2023, a Potsdam, in Germania, per una mostra in cui il quadro sarà esposto assieme al suo pendant, Port du Havre, effet de nuit. Non c’è posa, insomma, per una delle opere fondamentali della storia dell’arte.
Nell’immagine: Claude Monet, Impression: soleil levant (1872; olio su tela, 48 x 63 cm; Parigi, Musée Marmottan Monet)
Il capolavoro di Monet che ha avviato l'impressionismo va in Cina. Quarto viaggio in 5 anni |